Le recenti elezioni regionali in Emilia-Romagna e Umbria. Il declino della partecipazione elettorale: segnale di una crisi sistemica
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Le recenti elezioni regionali in Emilia-Romagna (46,42% di affluenza) e Umbria (52,30%) confermano una tendenza ormai consolidata: la progressiva disaffezione degli elettori verso le istituzioni democratiche borghesi. Nonostante ciò, il centro-sinistra celebra la vittoria di Michele De Pascale in Emilia-Romagna e di Stefania Proietti in Umbria come un grande successo, ignorando volutamente il dato più significativo: la sempre più ridotta legittimità popolare delle cariche elettive. (Farodiroma)
La notizia riportata su altri media
Ma quando ormai sistematicamente partecipa al voto meno della metà degli aventi diritto, una riflessione di fondo sul futuro delle democrazie rappresentative sarebbe opportuna. E ci mancherebbe altro. (Corriere della Sera)
Non ci sono cause contingenti ma una disaffezione generale. Dice il politologo Marco Valbruzzi, docente di Scienza politica all'università di Napoli: «Non era previsto un crollo così alto della partecipazione. (Italia Oggi)
Sì, perché nonostante la battuta d’arresto della Liguria, più per demerito del centrosinistra che per merito degli avversari, le nette vittorie in Emilia Romagna e Umbria riaprono le porte alla speranza. (articolo21)
Con una lezione che vale per tutti: si vince solo mobilitando i propri elettori su progetti di governo chiari, affidati a leader apprezzati, con messaggi senza ambiguità. Candidature, comunicazione e posizionamenti strategici: così si è definita la netta vittoria del centrosinistra alle Elezioni Regionali. (Fanpage.it)
Ritrarsi, rispondere, come Bartleby lo scrivano di Melville, «Preferirei di no» anche al minimo impegno di apporre una croce su una scheda, è il segno del drammatico sfilacciarsi di un legame che è essenziale. (Corriere della Sera)
In Emilia Romagna Michele De Pascale vince con il 56,7% contro il 40,1% di Elena Ugolini. In Umbria Stefania Proietti batte con il 51,2% la presidente leghista Donatela Tesei ferma al 46,1%. Forte sberla a Salvini e Conte. (Il NordEst Quotidiano)