Salvini: «No a difesa comune in Europa. Con von der Leyen al comando ci arrenderemmo in 20 minuti»

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Corriere della Sera INTERNO

«L'invasione e la guerra hanno cambiato qualsiasi tipo di rapporto e relazione. Quando scateni una guerra, gli accordi saltano. La Russia è un grande Paese per storia e per tradizione e penso che, a guerra finita, è meglio avere la Russia come potenza dialogante per l'Europa piuttosto che lasciarla nelle mani della Cina. Con una guerra in corso non c'è stato nessun tipo di rapporto o relazioni». Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ospite della Stampa estera a Roma (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

avevo già condannato categoricamente la proposta, avanzata mesi addietro da Macron, di spedire soldati degli Stati membri dell'Unione Europea a combattere in Ucraina contro la Russia. Caro Giorgio, (il Giornale)

Nemmeno nel caso di inviare sul campo devastato dal conflitto triennale con la Russia truppe internazionali di interposizione. Un'opinione, questa, che per il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è condivisa anche dall'altro alleato di maggioranza. (il Giornale)

Nella riunione in video conferenza dei 27 leader dell'Unione europea, Giorgia Meloni ribadisce ancora una volta i dubbi di Palazzo Chigi e della diplomazia italiana sull'impiego di un contingente d'interposizione dell'Ue in un eventuale zona di cuscinetto tra Ucraina e Russa. (il Giornale)

Va diritta al punto: per evitare una pace "fragile e temporanea, bisogna fornire a Kiev garanzie di sicurezza nel contesto dell’Alleanza atlantica". La videoconferenza dei 27 leader convocata dal presidente del consiglio Ue, Antonio Costa, è durata solo mezz’ora: la premier ha ripetuto la sua posizione, e cioè che una missione di interposizione europea in Ucraina "sarebbe molto rischiosa e poco efficace". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Con un ruolo di interposizione al confine tra Ucrai… Davanti a Salvini c’è un sentiero sempre più stretto. (La Stampa)

La premier italiana partecipa di malavoglia. Il ruolo centrale che il presidente francese si è assegnato da solo la infastidisce, a maggior ragione perché Macron insiste su quell’invio di truppe europee che per l’Italia, almeno in questa forma, è fuori discussione. (il manifesto)