Il tentativo di fuga, la prua inabissata, l'acqua nelle cabine: così è affondato il Bayesian. Pronti gli avvisi di garanzia per disastro e omicidio colposi

Sono state dichiarate chiuse dalla Guardia Costiera di Palermo le operazioni Sar con l’individuazione e il recupero del corpo dell’ultimo disperso (la 18enne Hannah Lynch, figlia del tycoon britannico Mike) nel naufragio del veliero Bayesian avvenuto all’alba di lunedì 19 agosto al largo di Porticello, in provincia di Palermo. Il bilancio finale della tragedia è quindi di 15 superstiti tratti in salvo e 7 vittime accertate, ovvero Mike Lynch e sua figlia Hanna, Jonathan Bloomer, presidente di Morgan Stanley International e sua moglie Anne Elizabeth, l’avvocato Chris Morvillo e sua moglie Nada e lo chef di bordo Recaldo Thomas. (Open)

Ne parlano anche altri media

Hanno cercato di salvarsi risalendo lo yatch che si inabissava di prua, in verticale, nel disperato tentativo di uscire fuori. Mentre si aggrappavano con tutte le forze alla vita, l'acqua saliva rapida e riempiva ogni cosa. (il Giornale)

A rivelarlo sono i dati recuperati dal Automatic Identification System (AIS), una sorta di scatola nera per le imbarcazioni, dello yacht britannico naufragato di fronte al porto di Porticello lunedì mattina all'albra. (ilmessaggero.it)

Questa “seconda vita”, da lui stesso definita, è stata piuttosto breve. Doveva essere una crociera sul Mediterraneo per festeggiare l’assoluzione dopo oltre 10 anni di dispute legali, quella che, nel caso del magnate Mike Lynch, noto come il “Bill Gates britannico”, si è trasformata in una sciagura avvenuta lo scorso 19 agosto. (BlogSicilia.it)

Controlli dell’Ispettorato del Lavoro in edilizia e agricoltura a Palermo: cantiere sospeso, lavoratore in nero in un vivaio, sanzioni Continua a leggere la notizia (Monrealelive.it)

La 18enne, il cui corpo è stato recuperato oggi dai sommozzatori, era una studentessa modello: dopo il diploma in una delle scuole britanniche più esclusive, si accingeva a entrare alla storica Università di Oxford. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

In caso di naufragio o incidente in mare, dice il codice della navigazione (articolo 501 e seguenti e articolo 447 e seguenti del registro per la navigazione marittima), l'obbligo di rimuovere ogni possibile rischio per l'ambiente - e dunque riportare a galla l'imbarcazione - spetta al proprietario, che si tratti di un singolo soggetto o di una società. (leggo.it)