Siria, Al Jolani a Damasco: “Non si torna indietro"
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Siria, Al Jolani a Damasco: “Non si torna indietro" 08 dicembre 2024 Dopo la caduta del regime di Assad e la presa di Damasco da parte delle milizie ribelli nella capitale della Siria è arrivato il capo di Hayat Tahrir al Sham, il gruppo che guida la coalizione islamista, Abu Mohammed al Jolani. “Non si torna indietro, il futuro è nostro", ha detto alla tv siriana il leader del fronte dei ribelli, che dopo aver preso in custodia il premier siriano, Muhammad al-Jalali, hanno fatto sapere che al momento il primo ministro resta in carica. (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri media
A guidare l’offensiva c’era Abu Mohammed al-Jolani (colui che viene dalle Alture del Golan), che è a capo di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), gruppo che è diventato la forza di opposizione armata più potente in Siria, fino al punto di conquistare in pochi giorni le principali città: Aleppo, Homs, Damasco, e far cadere il regime del dittatore Bashar al-Assad . (Il Sole 24 ORE)
Un'offensiva lampo dei ribelli di Hayat Tahrir al-Sham (Hts) ha costretto il presidente Bashar al-Assad a fuggire dalla Siria, ponendo fine a cinque decenni di governo Baath. Ma l'Onu non nasconde i suoi dubbi per la momentanea conquista del potere da parte delle milizie di Hts. (Tiscali Notizie)
Le immagini mostrano il leader inginocchiarsi e baciare la terra, segnando un momento simbolico per la fazione ribelle. (ilmessaggero.it)
Il leader dei ribelli siriani Abu Mohammed al-Joulani entra nella moschea degli Omayyadi, uno dei luoghi simbolo dell'islam imperiale, fondata dalla prima e più potente dinastia dei califfi, quando Damasco era capitale di un impero che andava dal Marocco all'Afghanistan. (La Stampa)
Video Reuters (ilmessaggero.it)
Ma quello che sta facendo è la cosa intelligente da dire e da fare in questo momento”, conclude Lund. Meno i siriani e la comunità internazionale avranno paura, più Jolani apparirà come un attore responsabile piuttosto che un estremista jihadista tossico, e più facile sarà il suo compito”, afferma il ricercatore Aron Lund. (rsi.ch)