Cina in frenata, sul Terzo Plenum aleggia il fattore Trump

Cina in frenata, sul Terzo Plenum aleggia il fattore Trump
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Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Il grande balzo in avanti del Pil cinese (+5,3%) del primo trimestre è mestamente archiviato davanti alle cifre del secondo (+4,7%), rese note in concomitanza con il Terzo Plenum del partito comunista, convocato dopo un anno di attesa. «Il commercio va a picco», avevano notato gli analisti davanti al sorprendente guadagno dell’1,6%, i mercati erano rimasti scettici («troppo contrasto col calo della bilancia commerciale»), infatti l’economia cinese ha rallentato più del previsto nel trimestre di giugno, anche in vista di un possibile ritorno alla presidenza Usa di Donald Trump, il “padre” della guerra commerciale con Pechino (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Ma un incontro di alti dirigenti di questo mese si sta delineando per offrire una serie di riforme molto diverse. (opinione.it)

In Cina la crescita del secondo trimestre è inferiore alle attese ed i dati macro di giugno continuano ad indicare una domanda interna molto debole. Ora gli occhi sono puntati su Pechino e sul Terzo Plenum. (Ekonomia.it)

Secondo l’ufficio nazionale di statistica di Pechino questi progressi sono stati “conquistati a fatica” dopo il brusco stop legato alla pandemia di Covid-19. L’ufficio statistico ha spiegato che l’economia è cresciuta complessivamente del 5% nella prima metà dell’anno, in linea con l’obiettivo fissato dal governo di una crescita attorno al 5%. (Il Fatto Quotidiano)

Il Partito comunista cinese si chiude in conclave. In cerca di una ricetta per l'economia che langue (di M. Lupis)

I precedenti terzi plenum hanno portato a cambiamenti epocali. In occasione del plenum del 1978, è stata adottata la politica di riforma e apertura. Nel 1993, è stato formalizzato lo status della Cina come “economia socialista di mercato” e il plenum del 2013 ha codificato il “ruolo decisivo” del mercato nell’allocazione delle risorse. (Scenari Economici)

Come giudicare questo quadro economico? E come devono comportarsi del aziende occidentali presenti in Cina? Lo abbiamo chiesto a Paolo Balen, Presidente Fidinam Group Worldwide, società del gruppo Fidinam incaricata di gestire le attività Fidinam in Asia e Medio Oriente. (Corriere del Ticino)

Con gli occhi del mondo puntati sulla campagna presidenziale degli Stati Uniti che rischia di trasformarsi in caos, Donald Trump che sfugge per un pelo al proiettile di un assassino e Joe Biden che affronta le richieste sempre più insistenti di farsi da parte, il leader cinese Xi Jinping ha iniziato silenziosamente a delineare la sua visione per il futuro della seconda economia più grande del mondo, mentre gli ultimi dati economici in arrivo dal Dragone non sono per nulla incoraggianti. (L'HuffPost)