La retromarcia col trucco: ministri dai rimborsi d’oro

La retromarcia col trucco: ministri dai rimborsi d’oro
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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Alla fine il colpo gobbo che avrebbe fatto lievitare stabilmente di circa 5.000 euro al mese lo “stipendio” di tutti i ministri e sottosegretari non parlamentari, è sfumato. Ma gli aumenti, sebbene trasformati in rimborsi spese, restano, anche se non per tutti. La nuova versione dell’emendamento alla manovra si riferisce infatti solo a quelli che … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Cancellata la parte della norma che prevedeva un aumento di 3.500 euro netti al mese per i componenti del governo che non sono parlamentari. Ci sarà comunque "il diritto al rimborso delle spese di trasferta da e per il domicilio o la residenza per l’espletamento delle proprie funzioni" ascolta articolo (Sky Tg24 )

Via libera da parte della commissione Bilancio della Camera (LAPRESSE)

L’emendamento bocciato, però, in qualche modo è rientrato dalla finestra. L’ondata di indignazione sui social network e la rumorosa protesta delle opposizioni (con l’eccezione del partito di Calenda) alla fine hanno raggiunto lo scopo, ma solo parzialmente. (Corriere della Sera)

Manovra, La Russa su stipendi ministri: "Abbassiamo i deputati"

Non solo quella popolare ma anche quella del mondo politico. (ilmessaggero.it)

Sulla spinosa questione degli stipendi ai ministri non eletti in Parlamento, in termini in principio condivido in pieno il ragionamento di Nicola Porro, quando sottolinea che costoro “ricoprono un ruolo importantissimo” e, di conseguenza, “vorrebbero essere pagati come merita il loro ruolo”. (Nicola Porro)

“Mi sarei aspettato, da chi è legittimamente contrario a questa proposta che è stata ritirata, che poiché ci sono dei ministri che prendono la metà dei loro sottosegretari parlamentari, che la proposta fosse di equiparare gli uni agli altri abbassando quanto prendiamo noi deputati. (LAPRESSE)