Usa2024: Trump quasi immune

Usa2024: Trump quasi immune
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ISPI ESTERI

Con un voto a maggioranza di 6 contro 3, i giudici della Corte Suprema hanno stabilito che i presidenti degli Stati Uniti godono di una parziale immunità tale da schermarli da possibili indagini per gli atti ufficiali compiuti durante il mandato. La sentenza – che ha spaccato i giudici di orientamento conservatore e quelli progressisti – di fatto respinge la decisione di una Corte d’appello federale che aveva stabilito che l’ex presidente Donald Trump potesse essere giudicato per i presunti crimini commessi durante la sua presidenza allo scopo di manipolare i risultati delle elezioni del 2020. (ISPI)

Se ne è parlato anche su altre testate

Quanto stabilito dai giudici potrà avere importanti conseguenze sulle elezioni statunitensi di novembre, che vedono Trump candidato per il Partito Repubblicano. Città del Vaticano Era una delle decisioni più attese della Corte, che doveva stabilire di fatto se un presidente possa essere processato per le sue azioni quando è in carica. (Vatican News - Italiano)

Leggendo una breve dichiarazione scritta davanti alla stampa, ed evitando ogni domanda, Biden è brevemente uscito dall’isolamento con la sua famiglia a Camp David, dove si era rifugiato dopo il dibattito con Trump. (Rai Storia)

Donald Trump ha diritto ad un «certo livello» di immunità nel processo per l'assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. La Corte Suprema Usa concede una protezione parziale all'ex presidente, affermando che l'immunità va riconosciuta per gli atti ufficiali compiuti nell'esercizio dei suoi poteri costituzionali (e in tal caso è assoluta), ma non per quelli privati. (il Giornale)

Immunità parziale a Trump. "Vittoria della democrazia"

La minaccia non riguarda solo Trump, che se verrà rieletto userà la sentenza sull’immunità per giustificare iniziative dittatoriali, ma anche tutti i presidenti… (la Repubblica)

Una «mostruosità», la sentenza della Corte suprema. Così l’ha definita Eric Holder, ministro di giustizia nell’amministrazione Obama, una voce nel coro d’indignazione che si è levato dopo l’atteso pronunciamento sulla pagina più nera della storia Usa recente. (il manifesto)

La sentenza di Donald Trump al processo di New York per i soldi alla pornostar è stata posticipata al 18 settembre. . (Tiscali Notizie)