L'allarme di Bassetti sul 2025 "anno dell'aviaria": i rischi e cosa deve fare l'Italia tra vaccini e terapie

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Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, ha lanciato un allarme in vista del 2025, che potrebbe diventare “l’anno dell’aviaria“. L’infettivologo ha anche spiegato cosa deve fare l’Italia per mitigare i rischi legati a questo particolare tipo di influenza. L'allarme di Matteo Bassetti sul 2025 e l'aviaria L'auspicio di Bassetti per il 2025 sulla sanità Numero chiuso a Medicina: il commento di Bassetti L’allarme di Matteo Bassetti sul 2025 e l’aviaria “Temo che il 2025 possa diventare l’anno dell’aviaria“. (Virgilio Notizie)

La notizia riportata su altre testate

“Per il 2025, sul fronte malattie infettive dobbiamo guardare al problema aviaria. Il 2024 è finito nel modo peggiore, con casi umani anche impegnativi. Il virus sta mutando – avverte Bassetti – e non è più lo stesso visto nei bovini, ma è nuovo. (CremonaOggi)

“Il 2025 rischia di essere l'anno dell'aviaria” ha dichiarato il professor Matteo Bassetti attraverso i social, invitando a prestare attenzione a quanto sta succedendo negli USA dove il virus H5N1 responsabile dell'aviaria si sta diffondendo tra i bovini da latte. (La Gazzetta dello Sport)

Recentemente i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, i Cdc, hanno, infatti, svelato che in Louisiana è stato rilevato il «primo caso di malattia grave collegata al virus A/H5N1» nell'uomo. (ilmattino.it)

“Aviaria, impressionante la velocità di propagazione del virus”. Bassetti: siamo circondati, ecco la strategia

I test hanno ora confermato che la forma di virus che ha infettato il paziente è di tipo D1.1, che circola negli uccelli ed era stata responsabile dei recenti casi umani in Canada e nello Stato di Washington (Il Fatto Quotidiano)

Il paziente, un uomo di 65 anni residente in Louisiana, era stato ricoverato lo scorso 13 dicembre in condizioni critiche. Le analisi dei campioni prelevati dal primo paziente statunitense con una forma grave di influenza aviaria A/H5N1 hanno rivelato mutazioni già osservate in altri focolai precedenti, caratterizzati da un’elevata gravità. (ilmessaggero.it)

Potrebbe anche accadere nel 2025. Dopo le ultime notizie in arrivo dagli Stati Uniti sulle mutazioni del virus, l’infettivologo – primario delle Malattie infettive al San Martino di Genova – conclude: “Siamo circondati, come esseri umani. (QUOTIDIANO NAZIONALE)