Nordio: 'Toghe non critichino leggi, politica abbassi toni'. Albano: 'Governo vuole scontro'
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"C'è stata una personalizzazione insopportabile", dice la presidente di Magistratura Democratica. Il leader della Lega intanto attacca: "Quei giudici, pochi per fortuna, che invece di applicare le leggi le stravolgono e boicottano, dovrebbero avere la dignità di dimettersi, di cambiare mestiere e di fare politica con Rifondazione Comunista". Nordio: "Toghe non critichino leggi, politica abbassi i toni" ascolta articolo Ancora scontro tra governo e magistratura. (Sky Tg24 )
Ne parlano anche altre fonti
"Il fatto che chi cerca di applicare la Costituzione venga appellato come ’giudice comunista' mi preoccupa molto per lo stato della nostra democrazia e per il suo futuro". A dirlo, il presidente di Magistratura Democratica e giudice della sezione immigrazione del Tribunale di Roma, Silvia Albano, durante il convegno per i 60 anni di Md, in corso a Roma in Campidoglio. (Liberoquotidiano.it)
E lo fa all’indomani del convegno di Magistratura Democratica dove – di fatto – sono stati annunciati i provvedimenti che oggi i giudici del tribunale di Roma prenderanno sui 7 migranti trasferiti nei giorni scorsi nei due centri di accoglienza in Albania. (Nicola Porro)
Ci chiamano toghe rosse ma non abb… In un’aula gremita alla Protomoteca del Campidoglio ha inizio la giornata conclusiva del convegno che celebra i 60 anni di Magistratura democratica. (La Stampa)
"Non ho nessuna intenzione di andare allo scontro con il governo, è il governo che vuole fare uno scontro con me e io voglio sottrarmi. C'è stata una personalizzazione insopportabile. (Secolo d'Italia)
Albano ha difeso il lavoro dei giudici, compreso quello del collegio di cui ha fatto parte che ha invalidato i primi 12 trattenimenti dei migranti trasferiti in Albania a metà ottobre. “Non c’è nessun braccio di ferro e la magistratura non vuole nessun braccio di ferro. (Il Fatto Quotidiano)
La sintesi dell’interrogazione presentata dal presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri al Guardasigilli Carlo Nordio, dopo il provvedimento della sezione Immigrazione del Tribunale di Roma (il Giornale)