La povertà educativa e la povertà dei salari

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La Provincia di Cremona e Crema INTERNO

«La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie e altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso». L’articolo 34 della Costituzione della Repubblica Italiana fissa i paletti minimi del diritto allo studio, principio peraltro sancito anche nel diritto internazionale dalla Dichiarazione universale dei diritti umani dell’Onu. (La Provincia di Cremona e Crema)

Su altri media

Disagio sociale e offerta formativa causano la fuga dalla scuola Tra le cause il disagio economico e sociale delle famiglie di provenienza e l’insoddisfazione per l’offerta formativa. (L'Adige di Verona)

Sassari Il nuovo anno è iniziato da pochi giorni, ma per molti giovani i banchi di scuola sono un lontano ricordo: secondo l’ultima elaborazione compiuta dall’Ufficio studi della CGIA su dati Eurostat e Istat, ben 431mila hanno deciso da tempo di non andarci più. (La Nuova Sardegna)

Secondo l’ultima elaborazione compiuta dall’Ufficio studi della Cgia su dati Eurostat e Istat, ben 431mila studenti hanno deciso da tempo di non andare più a scuola. (Notizie d'Abruzzo)

Campania, la grande fuga degli studenti

La Campania conquista un triste primato: è la regione dove si registra il maggior numero di giovani che hanno lasciato la scuola prematuramente. Si tratta di ben 72mila ragazzi in età tra i 18 e i 24 anni nel 2023 hanno dichiarato di aver abbandonato prematuramente gli studi. (ROMA on line)

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L’inizio del nuovo anno porta con sé la riflessione su un problema che riguarda sempre più giovani italiani: l’abbandono scolastico. Questo fenomeno preoccupa non solo il Mezzogiorno, da sempre più esposto, ma anche alcune aree del Nord Italia. (Calabria News)