Giorgetti SHOCK: TASSAZIONE BITCOIN e CRYPTO PASSERÀ AL 42%, MA… [Esclusivo]

07/11/2024 ECONOMIA

Giancarlo Giorgetti difende in audizione parlamentare il passaggio della tassazione crypto e Bitcoin al 42%, ma c'è un ma... Il testo della Legge di Bilancio è stato presentato in audizione parlamentare dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti. Ministro che ha difeso la scelta dell’aumento al 42% della tassazione sulle crypto, non potendo fare diversamente per il momento. Una decisione che sarebbe stata presa per premiare gli investimenti pazienti e di lungo termine e punire invece quegli scalmanati del mondo crypto e Bitcoin. (Criptovaluta.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Forza Italia pronta a presentare emendamenti correttivi per evitare il boomerang su pmi ed editori (CorCom)

In audizione sulla manovra di fronte alle Commissioni Bilancio congiunte, infatti, dopo aver confermato l’attuale «incremento della tassazione sulle plusvalenze realizzate dallo scambio di criptovalute che dall’attuale 26% passerà al 42%», ha voluto spiegare che la logica dovrà essere quella di «premiare le caratteristiche di investimento paziente e di lungo termine». (Corriere della Sera)

Ultim'ora news 5 novembre ore 20 (Milano Finanza)

La Lega sta preparando un emendamento alla manovra finanziaria per mitigare l’aumento dell’imposta sulle plusvalenze da criptovalute. La tassazione potrebbe tornare ad essere dal 26%, come accade ora, invece che passare al 42%, come scritto nel testo della legge di Bilancio. (Economy Magazine)

Il valore sociale delle cripto-attività: opportunità e sfide per l’Italia. E' questo il tema dell'evento “Il valore sociale di criptovalute e Web3: opportunità e sfide per il futuro del Paese”, organizzato da Polyhedra in collaborazione con l’On. (Adnkronos)

Mentre si discute della proposta del governo di aumentare dal 26% al 42% a partire dal 2025 l’aliquota per l’imposta sulle plusvalenze finanziarie nel settore cripto in Italia, spunta un possibile baco legislativo in base al quale finora si sarebbe dovuto pagare il 12,5% e non il 26%. (Il Sole 24 ORE)