L’attacco di Musk ai giudici italiani e l'ascesa fascista globale degli oligarchi della Silicon Valley
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Min lettura Elon Musk è entrato a gamba tesa nella politica italiana, attaccando a testa bassa la magistratura italiana. Nel commentare la sentenza del tribunale di Roma che per la seconda volta non ha convalidato il trattenimento dei migranti nei centri di detenzione in Albania, Musk ha scritto su X che “questi giudici se ne devono andare”. Non pago, ha poi rincarato la dose. Citando un post dell’influencer di estrema destra Ian Miles Cheong, secondo cui “al governo di Giorgia Meloni in Italia non sarà consentito espellere gli immigrati clandestini” (cosa non vera), l’imprenditore sudafricano si è provocatoriamente chiesto: “Il popolo italiano vive in una democrazia o è un'autocrazia non eletta a prendere le decisioni?" Non è la prima volta che Musk interviene sulle politiche migratorie dell’Italia con affermazioni fuorvianti o totalmente allineate a quelle del governo Meloni, oppure se la prende con i magistrati italiani. (Valigia Blu)
Ne parlano anche altre testate
La polemica nata dall’attacco di Elon Musk ai giudici italiani che vagliano le deportazioni dei migranti in Albania rischia di far perdere di vista importanti distinzioni, riducendo la difesa della democrazia all’angusto perimetro della sovranità nazionale. (il manifesto)
Musk o Mattarella? Crippa della Lega è l’unico del partito a schierarsi apertamente con il primo (Striscia la notizia)
"Le critiche sono sempre ben accette da qualunque parte provengano, ma dire che i magistrati se ne devono andare non è una critica, è un'invettiva. Musk è un personaggio influente: mi chiedo se un messaggio di quel tipo, che ha avuto moltissimi follower, non getti una luce abbastanza negativa sul Paese". (Sky Tg24 )
Musk sì, no, forse. All’indomani della censura del Colle e la (timida) presa di distanza di Palazzo Chigi, nel centrodestra tiene banco il dibattito sul Tycoon sudafricano in procinto di entrare nella futura amministrazione Trump. (ilmessaggero.it)
Dal focus sull'energia all'alleanza contro la fame e la povertà lanciata dal presidente Lula, dai missili Usa a Kiev alla Ue passando per i temi caldi dell'agenda nazionale. (Secolo d'Italia)
Prevedibili, dunque, l'eco mediatica e le polemiche, se si pensa al ruolo centrale che il tycoon rivestirà nell'amministrazione Trump. Irrituali, e forse anche censurabili sul piano del bon ton istituzionale, gli interventi critici del miliardario americano Elon Musk riguardo alla magistratura italiana (Italia Oggi)