Dazi auto elettriche: la Cina propone un prezzo minimo di 30.000 €. Bruxelles rifiuta
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La Commissione Europea e il ministero del Commercio cinese stanno continuando a trattare sui dazi per le auto elettriche costruite in Cina. Il tempo stringe visto che, come sappiamo, entro fine mese il testo definitivo sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Si raggiungerà un accordo? Poco tempo fa era emerso che la Cina aveva proposto una sorta di impegno da parte delle sue casa automobilistiche a vendere i veicoli nell'UE a prezzi superiori ad un certo livello minimo. (HDmotori)
Ne parlano anche altre testate
Nel testo che ha accompagnato la sostanziale entrata in vigore dei dazi sulle elettriche prodotte in Cina, la Commissione Europea ha confermato di essere al lavoro con la nazione asiatica per trovare soluzioni alternative ai dazi aggiuntivi. (DMove.it)
Bruxelles attacca sulle auto elettriche, Pechino risponde sui superalcolici. Ieri, martedì 8 ottobre, il ministero del Commercio cinese ha annunciato una serie di dazi temporanei sull’import di brandy europeo. (Open)
Negli ultimi anni, le auto elettriche sono diventate un pilastro fondamentale della transizione energetica verso una mobilità più sostenibile. Tuttavia, l'arrivo sul mercato europeo di modelli cinesi competitivi ha sollevato un dibattito acceso: dovremmo imporre dazi sulle auto elettriche importate dalla Cina per proteggere l'industria automobilistica europea? Le auto elettriche cinesi sono diventate sempre più popolari grazie ai loro prezzi competitivi e alla rapida innovazione tecnologica. (Tom's Hardware Italia)
Infatti, secondo indiscrezioni della Reuters, l'Unione Europea avrebbe respinto la proposta cinese su un prezzo minimo di vendita di 30 mila euro. Al centro delle discussioni ci sarebbe un particolare meccanismo per definire prezzi minimi di vendita, ma è proprio su questo punto che si starebbe concretizzando lo stallo tra le parti. (Quattroruote)
Pechino aveva avvertito l’Ue che avrebbe risposto con “tutte le misure necessarie” e lo sta facendo. (Nicola Porro)
Da venerdì 11 ottobre, gli importatori cinesi di acquaviti dell'Unione europea tratterranno dei depositi cauzionali basati sui dazi antidumping, annunciati a fine agosto, che si aggirano tra il 35% e il 40 per cento. (Gambero Rosso)