Treni, si rischia agosto a rallentatore

Rischio ritardi e cancellazioni per chi viaggia in treno ad agosto 2024. I treni a lunga percorrenza di Trenitalia saranno interessati da modifiche alla circolazione "per lavori di potenziamento infrastrutturale", spiega dal gruppo. Le linee maggiormente interessate saranno la Torino-Milano-Venezia, la linea AV Milano-Bologna e la Direttissima Roma-Firenze. Saranno previste interruzioni dovute ai lavori anche sui valichi alpini, che si ripercuoteranno soprattutto sull’offerta dei collegamenti transfrontalieri. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L'estate ferroviaria italiana si preannuncia come un vero e proprio calvario per milioni di viaggiatori. Tra ritardi, guasti e cancellazioni che già infestano le linee ferroviarie da Nord a Sud, agosto sembra riservare ulteriori disagi, aggravando una situazione già critica. (Ottopagine)

Le operazioni. Se per la viabilità nel Reatino non sembra essere un’estate facile, per chi si sposta con i treni si preannuncia un periodo altrettanto complesso. (ilmessaggero.it)

I viaggiatori che pianificano di spostarsi in treno durante il mese di agosto in Italia dovranno prepararsi a ritardi significativi a causa di lavori di manutenzione e potenziamento delle infrastrutture ferroviarie. (Borsa Italiana)

Sia Trenitalia sia Italo, infatti, hanno programmato gli orari di diverse corse con tempi di percorrenza più lunghi. E Bologna rischia di essere uno dei territori più penalizzati con ritardi annunciati fino a due ore per tutte quelle persone che, per lavoro o piacere, dovranno andare a Milano. (Corriere della Sera)

Si preannuncia infatti un mese difficile per chi dovrà affrontare dei viaggi in treno, dopo che Trenitalia ha annunciato che i treni a lunga percorrenza «saranno interessati da modifiche alla circolazione per lavori di potenziamento propedeutici a una maggiore frequenza e migliore qualità del servizio». (umbriaON)

Alcune potrebbero invece essere sostituite da bus. Dei lavori che potranno portare a ritardi superiori alle due ore, piuttosto che alla cancellazione delle corse. (La Gazzetta dello Sport)