Le bugie scioviniste di Scurati e Vecchioni per sostenere la supremazia morale europea
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Alcuni degli interventi che si sono susseguiti dal palco della manifestazione per l’Europa promossa da Michele Serra e la Repubblica e trasmessi in diretta video da Gedi hanno sollevato non poche critiche in merito ai contenuti. Al di là delle differenti vedute politiche, tutte legittime, dal palco celebri esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo hanno affermato autentiche falsità che non sono passate inosservate. (Radio Città Fujiko)
Ne parlano anche altri media
Se vuoi la pace, prepara la pace. Parole sacrosante. Le condivido a pieno. E aggiungo: se vuoi preparare la pace, sforzarti di comprendere la guerra. (la Repubblica)
"Ripudiare la guerra non significa essere vigliacchi. Essere contro la guerra non significa non lottare e democrazia vuol dire sempre lotta per la democrazia", le parole sul palco dello scrittore Antonio Scurati. (la Repubblica)
La guerra dei dazi è sempre un gran casino. Perché è una battaglia di ripicche e, come in ogni famiglia, se vai avanti a ripicche finisci per farti male. Allora. Che Trump metta dazi al nostro acciaio è folle, ma lo è ancor di più infilarsi in un botta e risposta. (il Giornale)
Ringrazio Enrico Mentana per aver postato “L’Intervento perfetto di Antonio Scurati alla manifestazione di Roma”, quella con le bandiere dell’Ue che dice che non ci sono i soldi per pensioni, sanità o scuola ma li trova per “riarmare” gli eserciti dei singoli Paesi pure se non hanno mai smesso di armarsi. (Il Fatto Quotidiano)
Lontani i tempi in cui Antonio Scurati sgomitava in qualunque modo per vincere qualunque premio letterario, con una determinazione cieca che lo rendeva, agli occhi degli addetti ai lavori, una sorta di serissimo pagliaccio, ambizioso come nessun altro. (MOW)