7 ottobre, Olivier Roy: in Medio Oriente ci sarà ancora escalation

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Il Sole 24 ORE ESTERI

Il conflitto in Medio Oriente si infiammerà ancora di più e Israele sente dei avere le mani libere nella propria azione. Lo sostiene il politologo francese, esperto di Islam, Olivier Roy, che è stato tra gli ospiti del festival di giornalismo Internazionale a Ferrara. "Credo che sul medio periodo, diciamo un anno - ha detto Roy ad askanews - ci sarà un'escalation. Israele vuole distruggere militarmente Hamas ed Hezbollah e respingere l'Iran all'interno dei suoi confini. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Riprendendo Federico Rampini sul Corsera, abbiamo provato a dare una chiave di lettura sul perché l’Iran appare solo nella guerra contro Israele e chi sono i grandi assenti in questo conflitto. Netanyahu e il mito dei “liberatori” del Medio Oriente: tutti i fallimenti degli Stati Uniti e di Israele (Dire)

È guerra aperta, inutile girarci intorno. Si specula su tempi e modi del prossimo passo, mentre l’offensiva di Tsahal in Libano va avanti e il martellamento sulle postazioni del Partito di Dio continua pesantissimo, non solo nella fascia meridionale tra il Litani e il confine. (L'HuffPost)

La guerra regola il mondo, «ridefinisce poteri» e la decisione di Netanyahu di chiamare «nuovo ordine» l’operazione lanciata sul Libano non fa che sottolineare la continuità ideologica con il «grande piano» dei neo-con americani conosciuto all’alba di questo millennio. (il manifesto)

Il conflitto mediorientale: nell’ora più buia

Ma mai come ora si teme per il Medio Oriente. Dal 7 ottobre dello scorso anno non sono mancati i timori di allargamento del conflitto innescato dall'attacco di Hamas di quel giorno in Israele. (Adnkronos)

Ore 08:57 ... Il Medio Oriente si trova sull’orlo di una nuova era geopolitica. L’escalation tra Israele e Iran, culminata nell’Operazione True Promise del 13 aprile 2024, ha ridefinito le regole del gioco in una regione già volatile. (Cronache Fermane)

Domenica scorsa ho affermato che il tentativo israeliano di annientare il terrorismo consente a noi occidentali di vivere ben protetti nelle nostre case e di farci ritenere che quel male assoluto lo si possa arginare con la forza della cultura e del dialogo senza l’uso delle armi. (LA NAZIONE)