Guerra Russia Ucraina: Kiev colpisce Sebastopoli, Mosca accusa Washington

Guerra Russia Ucraina: Kiev colpisce Sebastopoli, Mosca accusa Washington
La Stampa ESTERI

Le immagini trasmesse dalla Tv russa mostrano lo sconcerto e la paura dei bagnanti in spiaggia di domenica d'estate a Sebastopoli, città della Crimea presa di mira con droni e missili da Kiev. Si sente il boato che scatena la fuga, poi i primi dettagli diffusi via Telegram che segnalano già morti e feriti mentre il ponte di Kerch che collega la Crimea alla Russia risulta bloccato. E Mosca tuona: è di Washington la responsabilità dell'attacco mortale a Sebastopoli con l'uso di missili americani Atacms, e tali azioni - afferma il ministero russo della Difesa - «non rimarranno impunite». (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

RUSSIA VS USA (Limes)

Ottaviani La Russia non cede e sulla Crimea è pronta allo scontro con gli Stati Uniti, anche se per il momento si tratta di uno scontro solo diplomatico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

In seguito agli attacchi, il Ministero della Difesa russo ha rilasciato un breve comunicato in cui sostiene che “gli specialisti statunitensi hanno impostato le coordinate di volo” dei missili ATACM “sulla base dei dati del sistema di ricognizione satellitare statunitense”. (L'INDIPENDENTE)

Vladimir Putin accusa gli Usa per l'attacco in Crimea: le ragioni della mossa

Evidentemente serve ripeterlo ancora una volta, quella tra Russia ed Ucraina è una guerra che man mano si sta trasformando in un conflitto di logoramento: lo dimostrano gli ultimi eventi che coinvolgono la Russia in numerosi attacchi in territorio ucraino e le ultime controffensive di quest'ultimi nella regione della Crimea proprio oggi, che hanno purtroppo avuto conseguenze anche per civili, tra morti e feriti. (La Voce del Patriota)

Una dopo l’altra, stanno venendo meno tutte le linee rosse che, almeno fino ad ora, hanno impedito al conflitto in Ucraina di trasformarsi in una guerra globale. (LA NOTIZIA)

Non c’è Lev Tolstoj a raccontare l’assedio, e neppure Mikhail Lermontov a versare le lacrime in versi. La letteratura e la poesia non abitano nella Sebastopoli di oggi, stretta nella morsa del conflitto tra Russia e Ucraina, ma il dolore è uguale a quello dell’Ottocento, del Novecento, di sempre. (Liberoquotidiano.it)