Attacco ucraino a Sebastopoli: una tragedia in Crimea

Il 23 giugno, la tranquillità di una domenica estiva è stata interrotta a Sebastopoli, in Crimea, quando un attacco ucraino ha seminato il panico tra i bagnanti. Centinaia di persone sono fuggite in preda al terrore da una spiaggia affollata, mentre decine di bombe cadevano in mare a pochi metri di distanza.

Il video dell'attacco, diffuso sui social network, mostra l'impatto delle submunizioni M74, ritenute parte di un missile MGM-140 ATACMS. L'impatto con il mare ha sollevato alti schizzi d'acqua, spingendo i turisti russi a fuggire verso la riva. Che si tratti di un Atacms lanciato dagli ucraini o di un Tor-M2 della contraerea russa, la sostanza non cambia: la spiaggia di Uchkuevka si è trasformata in un luogo dell'orrore.

Sei persone hanno perso la vita nell'attacco, tra cui tre bambini, e oltre 150 sono rimaste ferite. Altri due bambini stanno lottando tra la vita e la morte. Questo attacco ha segnato un punto di svolta nel conflitto in Ucraina, che fino ad ora era riuscito a evitare una guerra globale.

L'Ucraina ha colpito in Crimea, scatenando una crisi diplomatica. La Russia ha accusato Kiev di terrorismo e gli Stati Uniti di complicità per aver fornito i sistemi d'arma Atacms utilizzati per il raid e per aver concesso l'autorizzazione a colpire in territorio russo. Il ministero degli Esteri di Mosca ha convocato l'ambasciatrice statunitense in Russia e ha accusato formalmente Washington di avere "la stessa responsabilità" degli ucraini.

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