Omicidio di Sharon Verzeni, nuovi interrogatori in attesa dell’esito dell’autopsia

Continua la caccia al killer di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa lunedi notte a coltellate a Terno d’Isola. Le indagini si stanno concentrando sulle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza e sulle cellule telefoniche. I carabinieri stanno acquisendo le riprese delle telecamere comunali e dei privati della zona. L'assassino, tenendo presumibilmente conto dell'assenza di telecamere nel punto in cui è avvenuta l’aggressione, potrebbe avere raggiunto il luogo del delitto a piedi. (RTL 102.5)

La notizia riportata su altri giornali

Le indagini per risolvere il mistero dell'omicidio di Sharon Verzeni si dividono tra l'analisi di immagini che avrebbero potuto immortalare il momento in cui la 33enne è stata accoltellata in via Castagnate e la ricerca approfondita di un dettaglio della vita privata che aiuti a dipanare la matassa. (leggo.it)

È stata colpita quattro volte e due sono state le coltellate mortali che hanno causato la morte di Sharon Verzeni, la 33enne aggredita nella notte tra lunedì e martedì in strada a Terno d’Isola. (upday IT)

L’autopsia svolta giovedì mattina nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni ha rivelato che la giovane donna è stata colpita con quattro fendenti, tre dei quali mortali. (BergamoNews.it)

Così Bruno Verzeni, il padre di Sharon, accoltellata a morte lungo una strada a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo. «Usciva tardi per il caldo, quasi sempre con il compagno, e facevano il solito giro, quattro passi per prendere un po’ di fresco». (StatoQuotidiano.it)

Un giallo di difficile soluzione quello su cui lavorano senza sosta da 96 ore i carabinieri del reparto operativo di Bergamo che non escludono nessuna pista. È ancora senza indagati l’indagine della Procura di Bergamo sull’omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne aggredita a coltellate dieci minuti prima dell’1 della notte del 30 luglio a Terno d’Isola, comune della bergamasca. (La Stampa)

«Usciva tardi per il caldo, quasi sempre con il compagno, e facevano il solito giro, quattro passi per prendere un po’ di fresco». La sera tra lunedì 29 e martedì 30 luglio era proprio una di quelle giornate in cui la 33enne, al ritorno dal suo turno in pasticceria, aspettava che il caldo si mitigasse per uscire a fare due passi. (Open)