Israele-Iran, la brutalità della guerra vista da un sacerdote a Gerusalemme

Israele-Iran, la brutalità della guerra vista da un sacerdote a Gerusalemme
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Per saperne di più:
Vatican News - Italiano ESTERI

Città del Vaticano Era sul terrazzo della sua casa quando, ieri notte, ha visto il cielo illuminato dalle scie incandescenti dei missili che dall’Iran stavano piovendo su Israele: «Ne ho contati più di cento. Poi sono andato a rifugiarmi in una parte più sicura della mia abitazione. Ma forse sarebbe stato inutile: la potenza di quelle esplosioni avrebbe cancellato qualsiasi rifugio. Qualsiasi». La zona di Gerusalemme dalla quale don Filippo Morlacchi racconta ai media vaticani la notte più nera dell’escalation della guerra è quella che si trova nella linea di confine tra la parte est e quella ovest, a venti metri dalla porta di Damasco, un ingresso alla Città Vecchia (Vatican News - Italiano)

Su altri media

La presidenza svizzera del Consiglio di Sicurezza Onu ha confermato che i Quindici terranno una riunione urgente domattina alle 10, le 16 italiane, sul Medio Oriente, dopo l'attacco dell'Iran a Israele (Tiscali Notizie)

Ci siamo precipitati fuori e abbiamo visto le scie luminose, sia dei razzi intercettati da Iron dome, sia - la maggior parte - che sorvolavano Gerusalemme mirando a sud alle basi militari del Negev. (Vatican News - Italiano)

L’Iran dichiara di aver concluso il proprio attacco contro Israele dopo il lancio di circa duecento missili avvenuto nella serata di ieri, ma da Teheran arriva una minaccia ulteriore: “Pronti a una risposta più potente in caso di ritorsioni”. (Tiscali Notizie)

Iran-Israele, adesso è guerra: gli Usa alzano le difese

Quando la prima ondata di lanci – poco meno di 200 – finisce, è tempo non solo di valutare i danni … La Casa Bianca serra i ranghi. (La Stampa)

Reuters La rappresaglia israeliana sarà “significativa” nonostante Teheran abbia promesso una vendetta più dura in tale caso. (Avvenire)

Vedere, rilanciare, passare la mano. Nella serata di martedì, infatti, la Repubblica islamica ha lanciato contro lo Stato ebraico più di 180 missili, la maggior parte dei quali balistici, come vendetta per l’uccisione di vari esponenti di spicco del cosiddetto Asse della resistenza, ovvero la rete di milizie ed alleati legati a Teheran nella regione mediorientale. (ISPI)