Le ragioni del Manifesto di Ventotene

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la Repubblica INTERNO

Nei due punti del Manifesto di Ventotene su cui la destra polemizza - la democraticità del processo di formazione dell’Europa federale, e il regime della proprietà privata - non c’è nulla da rettificare o da giustificare con imbarazzate motivazioni inerenti il contesto storico in cui fu scritto. Il Manifesto pensa a un’Europa unita in una federazione, e ciò richiede un’enorme energia politica,… (la Repubblica)

Su altre testate

Lo sbarco a Ventotene del Pd non nasce sotto una buona stella: il meteo minaccia temporali e l'adunata, davanti alla tomba di Altiero Spinelli, per rendere omaggio ai padri dell'Europa registra già le prime defezioni. (Secolo d'Italia)

Guy Verhofstadt, ex premier del Belgio e cofondatore del gruppo federalista “Spinelli” al Parlamento europeo, non certo un “comunista” ma un politico dalla solida tradizione liberale, non ci sta all’interpretazione data dalla premier Giorgia Meloni al “manifesto di Ventotene”. (la Repubblica)

Nella giornata messa su con un po’ di improvvisazione giovedì mattina da Daniele Leodori, segretario regionale del Pd Lazio, e dal de… Innanzitutto una raccomandazione: rassicurare Atreju e dintorni che si erano scandalizzati che nel sabato a Ventotene, organizzato dal Pd del Lazio per portare un fiore sulla tomba di Altiero Spinelli, di ostriche non c’è traccia. (La Stampa)

Ventotene – Il pellegrinaggio ha il passo svelto dietro le poche bandiere, solo blu stellate, col vento che le gonfia. (la Repubblica)

C’è chi, sprezzante, da sinistra l’ha ribattezzata la «velina nera». Chi, ben più aulico, da destra la chiama la «Bibbia». (Corriere della Sera)

Fratelli d’Italia esulta perché sono riusciti a far cadere l’ultimo muro rosso. La presidente del Consiglio sbaglia a usare il Manifesto di Ventotene contro i suoi avversari politici ma commette un errore anche chi lo usa per sostenere l’Ue attuale, avverte Marco Revelli, politologo, attento studioso del Novecento e dei suoi intrecci storici, politici e sociali. (La Stampa)