Tadej è il Quentin del ciclismo: A Glorious BastErd!

Tadej è il Quentin del ciclismo: A Glorious BastErd!
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Eccoci dunque all’indomani di questo Tour de France 2024, un Tour come mai nel segno e nel nome di un uomo solo (al comando): Tadej Pogačar. Quello che fa, quello che sta facendo, quello che ha messo su dopo un'imperiale cavalcata al Giro d’Italia è sotto gli occhi di tutti noi. Di chi segue il ciclismo, di chi ama il ciclismo, di chi il ciclismo sa a malapena cosa sia. Tadej. Un nome, un marchio, ormai, che avvicina a questo meraviglioso sport anche persone che fino a ora (soprattutto giovani) al ciclismo non avevano mai guardato. (Cicloweb.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

I dettagli Quello che balza agli occhi riguarda la doppietta Giro d'Italia-Tour de France, per l'ultima volta a referto nel 1998 a opera di Marco Pantani prima di ieri, l'epilogo di una Boucle chiusa con l'ennesimo successo di tappa: 6 per la precisione al Tour de France 2024 così come erano stati 6 al Giro d'Italia 2024, superando così il record di Eddy Merckx di 11 vittorie nella stessa stagione nei due Grandi Giri. (Quotidiano Sportivo)

Il 39enne corridore britannico domenica arrivava giusto da Montecarlo, aveva pedalato per una corsa benefica, la “Ride for Peace” organizzata della Peace and Sport lanciata direttamente dal principe Alberto, sullo stesso tracciato della crono finale. (La Gazzetta dello Sport)

Ventuno tappe (dalla storica partenza di Firenze a Nizza per un arrivo insolito con una cronometro dal Principato di Monaco a Nizza, causa vicinanza con l’inizio dei Giochi Olimpici di Parigi), diciassette giorni in Maglia Gialla (che si aggiungono ai diciannove in Maglia Rosa al Giro), ben sei le tappe conquistate in questa edizione della Boucle, Tadej Pogacar ha così conquistato il suo terzo Tour de France (dopo quello del 2020 e 2021). (Bike Channel)

ALLE ORIGINI DEL FENOMENO POGACAR. QUELLE VOLTE CHE NEL NORD EST... VIDEO

Il Cannibale parte 2. Questo soprannome nel mondo del ciclismo da oggi non appartiene più soltanto a Eddy Merckx. (Il Centro)

Al seguito del Tour de France per Ekstra Bladet, quotidiano danese, Michael Rasmussen non risparmia giudizi taglienti ma sensati sui grandi protagonisti della Boucle numero centoundici. (Bicisport)

Prime gare e poi il debutto oltre confine. (TUTTOBICIWEB.it)