La protesta: «Un solo dottore in corsia per cento pazienti»
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«La realtà è che siamo ostaggio dell’ospedale, in un clima di pressione sempre crescente e che chiede sempre di più, come in una catena di montaggio». A parlare è Mirko Schipilliti, medico di pronto soccorso a Padova e rappresentante sindacale Anaoo, una delle sigle oggi in sciopero. In un contesto come quello del pronto soccorso, già di per sé imprevedibile e complesso, la mancanza di risorse aggrava da tempo problemi strutturali che ricadono sulla qualità del servizio che il personale è in grado di offrire (e quindi i pazienti di ricevere) e sulla vita stessa di medici e infermieri. (il manifesto)
La notizia riportata su altre testate
Sono 1,2 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare per lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari, infermieri e altre professioni sanitarie indetto per oggi. Scalpore ha sollevato l’appello recente del leader della Cgil Maurizio Landini alla rivolta sociale. (LA NOTIZIA)
Sono 1,2 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare per lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari, infermieri e altre professioni sanitarie indetto per mercoledì 20 novembre. (LAPRESSE)
A rischio tutti i servizi, compresi gli esami di laboratorio, gli interventi chirurgici (circa 15mila quelli programmati che potrebbero essere rinviati), le visite specialistiche (100 mila), i servizi assistenziali e le prestazioni infermieristiche ed ostetriche, anche a domicilio, e gli esami radiografici (50mila). (insalutenews)
Urgenze garantite Domani non sono garantite visite mediche specialistiche (comprese quelle programmate), esami di laboratorio e radiologici, interventi chirurgici. L’agitazione, che prevede la cancellazione di numerosi servizi, dura 24 ore e coinvolge medici, dirigenti sanitari, infermieri e altre professioni sanitarie. (La Stampa)
Attività ambulatoriali e di sala operatoria a rischio, per tutta la giornata di mercoledì 20 novembre, a causa dello sciopero di 24 ore del personale medico, infermieristico, veterinario, sanitario, tecnico e amministrativo del Servizio Sanitario Nazionale. (La Nuova Venezia)
Un milione e duecentomila prestazioni sanitarie rischiano di saltare, compresi gli interventi chirurgici non urgenti. “A rischio tutti i servizi di assistenza - dicono le sigle sindacali -: 50mila esami radiografici, 15mila interventi chirurgici programmati e 100mila visite specialistiche. (QUOTIDIANO NAZIONALE)