Il Pd frena su Fitto "no sbandamento a destra" e poi è scontro su Musk
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Spiegano i dem che il tema non è tanto intorno alla figura dell'ex ministro, quanto la necessità di evitare lo spostamento a destra di una Commissione che nasce con una alleanza larga di Popolari, Verdi, Socialisti e Liberali (AGI - Agenzia Italia)
La notizia riportata su altri media
Già ieri era slittato il voto sui 6 vicepresidenti esecutivi della Commissione europea: Stéphane Séjourné (Industria), Teresa Ribera (Green Deal e competitività), Henna Virkkunen (Sovranità tecnologica), Kaja Kallas (Alta rappresentante per la politica estera), Roxana Mînzatu (Persone) e l'italiano Raffaele Fitto (Coesione e Riforme). (TGLA7)
Un altro profondo strappo ai vertici dell'Unione europea, un'altra pesante conseguenza dello stallo sui vicepresidenti esecutivi della nuova commissione, tra i quali c'è Raffaele Fitto di Ecr (gli altri sono l’estone Kaja Kallas di Renew, la romena Roxana Mînzatu di S&D, il francese Stéphane Séjourné di Renew, la spagnola Teresa Ribera di S&D e la finlandese Henna Virkkunen del Ppe. (Liberoquotidiano.it)
Questi sono i vostri rappresentanti di sinistra". L'Italia, secondo loro, non merita di avere una vicepresidenza della Commissione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
«Non c’è stato accordo», hanno spiegato fonti parlamentari. Ma «tutti i canali di comunicazione restano aperti» hanno aggiunto fonti socialiste. (Il Sole 24 ORE)
La nomina della seconda Commissione Europea di Ursula von der Leyen si va complicando sempre di più. Le audizioni dei sei vicepresidenti esecutivi in pectore, che avrebbero dovuto chiudere l’esame da parte del Parlamento Europeo, hanno prodotto a Bruxelles uno stallo nervosissimo, provocato dai veti incrociati all’interno della maggioranza, tra Popolari e Socialisti. (Tiscali Notizie)
La nomina della seconda Commissione Europea di Ursula von der Leyen si va complicando sempre di più. Le audizioni dei sei vicepresidenti esecutivi in pectore, che avrebbero dovuto chiudere l’esame da parte del Parlamento Europeo, hanno prodotto a Bruxelles uno stallo nervosissimo, provocato dai veti incrociati all’interno della maggioranza, tra Popolari e Socialisti. (La Gazzetta del Mezzogiorno)