L'editoriale del Direttore: Ferrari, l'Austria sia con te

L'editoriale del Direttore: Ferrari, l'Austria sia con te
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Non è stato un soffice pan di Spagna, il GP di Montmelò per la Ferrari. Tutt’altro. Dopo la debacle di Montrèal, la Scuderia conclude giù dal podio a Barcellona e all’improvviso si ritrova piena di dubbi e senza quei risultati che parevano lì, a portata di mano dopo Monte Carlo. Max Verstappen, intanto, è un rullo compressore. Se ne infischia altamente se non ha più la monoposto delle 23 vittorie su 24 GP: nel dubbio continua lui a fare la differenza. (Autosprint.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La gara si caratterizza, oltre che per lo scenario pittoresco, per il ruggito di una folla appassionata che fa il tifo per la Red Bull, l’unica squadra con licenza austriaca del Mondiale. La vicinanza con l’Italia fa sì che sugli spalti non manchino mai le bandiere della Scuderia Ferrari (Circus Formula 1)

Quello del Montmelò non era un fine settimana qualsiasi in quanto, a Barcellona, il Cavallino Rampante ha portato un nuovo pacchetto di aggiornamenti piuttosto ingente. Problemi che hanno decretato un rendimento parecchio insipido. (FUNOANALISITECNICA)

È questa la parola d'ordine in casa Ferrari in vista del Gran Premio d'Austria, di scena sul circuito di Spielberg e seconda gara della prima tripletta stagionale. Il ritorno del fine settimana con il formato sprint propone qualcosa di determinante fin dal venerdì. (Tiscali)

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La Ferrari lascia Barcellona con un insipido quinto e sesto posto condito dalla lotta interna tra Leclerc e Sainz che ben fotografa le difficoltà incontrate dalla Rossa nel weekend del Montmelò. (La Gazzetta dello Sport)

Queste le parole del giornalista: "Dopo il fiasco canadese, ecco il piattume di Barcellona. In gara come in qualifica, la Rossa da Gran Premio è la quarta forza. Eh, sì. Va più piano non solo della Red Bull dell’imperiale Verstappen. (Formula1 Web Magazine)

Perché, dice il team principal della Ferrari, “quattro team in due decimi rendono tutto più complicato e potenzialmente differente tra una pista e l’altra” e perché “la pista austriaca non ha le caratteristiche della Spagna”. (La Gazzetta dello Sport)