Scena muta all'orale di Maturità per protesta, la preside: "Il valore di queste ragazze va ben oltre il voto"

Scena muta all'orale di Maturità per protesta, la preside: Il valore di queste ragazze va ben oltre il voto
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Skuola.net INTERNO

Sui social c'è chi le taccia di arroganza, e mentre compagni di classe e docenti fanno quadrato intorno a loro, il MIM ha avviato un'indagine a scuola. La storia di Linda, Lucrezia e Virginia, le tre studentesse che si sono ammutinate nel corso dell'esame orale, continua a far discutere. Al punto che il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha ritenuto valesse la pena approfondire la vicenda. Ma in fin dei conti era quello che volevano le tre ragazze: puntare i riflettori sulle 'falle' dell'impianto della Maturità. (Skuola.net)

Ne parlano anche altre fonti

La storia, a grandi linee, la conosciamo tutti. Sono state comunque promosse, perché avevano accumulato un numero di crediti sufficienti a garantire il superamento dell’esame, ma vogliono vedere il compito e stanno pensando di fare ricorso al Tar. (Orticalab)

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente. (Virgilio Sapere)

In un’intervista rilasciata a Il Messaggero, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha affrontato il caso delle tre studentesse del liceo Foscarini di Venezia che si sono rifiutate di sostenere l’esame orale per contestare il voto ricevuto nella versione di greco. (Orizzonte Scuola)

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La preside del liceo Foscarini di Venezia, Alessandra Artusi, interviene sulla clamorosa protesta delle tre maturande che hanno rifiutato l’orale per contestare i voti bassi in greco. Pur difendendo la scuola, Artusi riconosce la necessità di maggiore trasparenza nelle procedure d’esame, in particolare sui criteri di valutazione degli scritti. (Orizzonte Scuola)

«Come preside, da un lato, mi sento di difendere la scuola, ma dall’altro comprendo anche le ragazze. In questi giorni ho riflettuto e mi sono convinta che serva più trasparenza, anche su certi passaggi tecnici della prova: gli studenti devono conoscerli. (ilmessaggero.it)

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