Caro affitti nel 2024 e nuovi aumenti attesi nel 2025. Ecco perché

Caro affitti nel 2024 e nuovi aumenti attesi nel 2025. Ecco perché
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Infoiva ECONOMIA

Nel 2024 si è registrato un caro affitti generalizzato in tutta Italia, lo stesso è stato del 10,6% con punte ancora più elevate in alcune città, come Sondrio e Roma. Ecco cosa aspettarsi per il 2025. Caro affitti, come è cambiato il canone di locazione nel 2024 Nel 2024 il canone di affitto medio nazionale è stato di 13,8 euro al metro quadrato. Il prezzo degli affitti, come la maggior parte dei prodotti, è determinato dall’inflazione e dalla domanda. (Infoiva)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Tutte aree urbane dove, a fronte di un prezzo medio cittadino di oltre 5.700 euro/mq di media (in rialzo di 300 euro rispetto all'anno scorso), il costo del mattone resterà sotto il 4mila euro/mq. (Fanpage.it)

Il rialzo dei prezzi è principalmente legato alla scarsità di offerta, che ha compensato l’effetto negativo degli elevati tassi di interesse. Il trend positivo si riflette in molte città, con un aumento dell’1,5% nell’ultimo trimestre dell’anno, come evidenziato dal report di Idealista, portale del settore immobiliare. (Credit Village)

Trend di molto superiore alla percentuale nazionale (10,6%), dove il canone medio arriva a 13,8 euro al metro quadro. La corsa vertiginosa del caro affitti: nel 2024 a Napoli città l’aumento annuale è del 16,2%. (anteprima24.it)

Milano, come andrà il mercato immobiliare nel 2025? Ecco perché i prezzi delle case (e degli affitti) si stanno fermando. E potrebbero perfino scendere

Il mercato degli affitti in Italia ha registrato un significativo aumento dei prezzi, con un incremento del 10,6% rispetto all'anno precedente, portando il canone medio nazionale a 13,8 euro al metro quadro. (Italia Oggi)

A livello regionale a Grosseto si è registrato una diminuzione degli affitti -20,8%, mentre Lucca è una delle città con gli affitti più cari per metro quadro con 28,4 euro. (notiziediprato.it)

Siamo in Val d’Ega, in provincia di Bolzano, e l’autista del pullman di linea parla con un accento che tutto è fuor che altoatesino. Il racconto se vogliamo è anche banale e da un aneddoto non si possono certo trarre conclusioni di valore scientifico però vale la pena di spenderci due parole. (Corriere Milano)