Omicidio Pescara, la zia di Thomas: «Impossibile perdonare gli assassini. Lo hanno lasciato morire dissanguato, sono bestie»
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«Come puo i perdonare? Puoi perdonare due che uccidono a sangue freddo, così? Tutte quelle coltellate, lasciato lì a morire dissanguato? Non puoi perdonare una persona del genere». Parla così Giselle, la zia di Thomas Christopher Luciani, il 16enne ucciso a coltellate domenica scorsa da due coetanei a Pescara. Lo sfogo ai microfoni dell'inviato di 'Estate in diretta' la trasmissione pomeridiana di Rai 1. (Corriere TV)
Su altri giornali
Restano nei carceri minorili dell'Aquila e di Roma i due sedicenni indagati per l'assassinio di Thomas Christopher Luciani, 17 anni, di Rosciano (Pescara), ucciso a coltellate domenica scorsa nel parco ''Robert Baden Powell'' a Pescara. (Secolo d'Italia)
L'ALA. «Il quadro indiziario fa risaltare come causa determinante dell'azione sia l'impulso lesivo, quello di provocare sofferenza e uccidere un essere umano, sino quasi a integrare il motivo futile, ossia il motivo meramente apparente e in realtà inesistente, che cela l'unico vero intento, che è quello di cagionare sofferenza e morte». (Il Centro)
La funzione sarà celebrata da Tommaso Valentinetti, arcivescovo metropolita di Pescara-Penne, e dal parroco don Mario Spadaccini. Rosciano si prepara per dare l'ultimo saluto a Thomas Cristopher Luciani, chiamato dagli amici Crox, il 16enne ucciso domenica scorsa nel parco Baden Powell di via Raffaello Sanzio, a Pescara. (Il Centro)
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Mentre le indagini sono ancora in corso e iniziano a spuntare testimonianze, opinioni, ricostruzioni, non può che montare anche l’indignazione popolare. (Orticalab)
“L’unico vero intento è quello di cagionare sofferenza e morte“, sono durissime la parole con le quali il gip del Tribunale dei Minorenni de L’Aquila motiva la convalida del fermo a carico dei due 16enni accusati di essere i responsabili dell’omicidio di Thomas Luciani, ucciso a Pescara domenica 23 giugno. (Virgilio Notizie)
Fotogramma (Avvenire)