I mostri non esistono

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Orticalab INTERNO

Thomas Luciani, 17enne, è stato ucciso da due coetanei con 25 coltellate in un parco del centro di Pescara. Un delitto efferato, tremendo, mosso – pare – dalla volontà di non saldare un debito di circa 200 € per dell’hashish che i due avrebbero acquistato tempo addietro dalla vittima. Mentre le indagini sono ancora in corso e iniziano a spuntare testimonianze, opinioni, ricostruzioni, non può che montare anche l’indignazione popolare. (Orticalab)

Ne parlano anche altri giornali

Nella giornata di domenica 9 giugno a Fondi, i Carabinieri della Tenenza di Fondi in collaborazione con i Carabinieri del dipendente N.O.R. Lo riportano i colleghi di Latina News. (Frosinone News)

«Il quadro indiziario fa risaltare come causa determinante dell'azione sia l'impulso lesivo, quello di provocare sofferenza e uccidere un essere umano, sino quasi a integrare il motivo futile, ossia il motivo meramente apparente e in realtà inesistente, che cela l'unico vero intento, che è quello di cagionare sofferenza e morte». (Il Centro)

Finalmente stampata. Quella dei presunti assassini di Thomas Christopher Luciani che, un’ora dopo averlo straziato attorno alle 17.20 di domenica pomeriggio, a Pescara, nel retro del parco Baden Powell, posano in spiaggia per festeggiare la missione compiuta: 18.21 lampeggia lo smartphone. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L'arcivescovo Valentinetti: «L'omicidio di Thomas ci interpella tutti»

Un delitto efferato, che ha scosso la comunità di Pescara ed ha avuto risonanza in tutta Italia portando ancora una volta alla luce l’intenso disagio giovanile diffuso tra i ragazzi italiani. Oggi il Gip del Tribunale dei Minori dell’Aquila ha convalidato il fermo per i due indagati e per entrambi è stata disposta la custodia in un istituto minorile: si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. (Zonalocale)

PESCARA. “Il quadro indiziario fa pertanto risaltare come causa determinante dell’azione sia l’impulso lesivo, quello di provocare sofferenza e uccidere un essere umano, sino quasi a integrare il motivo futile, ossia il motivo meramente apparente e in realtà inesistente, che cela l’unico vero intento, che è quello di cagionare sofferenza e morte”. (La Nuova Riviera)

L’unico vero intento è stato «quello di cagionare sofferenza e morte». È un passaggio del provvedimento con cui il gip del tribunale dei Minori dell’Aquila ha convalidato il fermo dei due 16enni ritenuti responsabili dell’omicidio di Thomas Christopher Luciani, 17 anni da compiere, brutalmente ucciso con 25 coltellate, domenica scorsa, nel parco “Baden Powell” di Pescara, per un debito di 250 euro legato allo spaccio di droga. (Avvenire)