Putin "apre": sono pronto a parlare con Trump
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REUTERS Pronto a parlare con Trump. E pronto a parlare con Assad. Durante la tradizionale (e fluviale) conferenza stampa di fine anno, il presidente russo Vladimir Putin lancia una serie di avvisi. Di disponibilità al dialogo ma anche di forza: la Russia ha forze e fondi a sufficienza per ripristinare tutti i suoi territori storici. Il numero uno del Cremlino ha tenuto la tradizionale conferenza di fine anno, che, per la terza volta, viene organizzata insieme con un altro appuntamento, chiamato "In linea con il presidente" e dove Putin risponde a domande che arrivano da ogni parte del Paese. (Avvenire)
La notizia riportata su altre testate
È un Vladimir Putin a tutto campo quello che ha presenziato a Mosca alla conferenza stampa di fine anno organizzata giovedì mattina, associata per l'occasione al consueto format delle domande dei cittadini russi e alle risposte del presidente. (Euronews Italiano)
Vladimir Putin non arretra di un passo rispondendo alle 67 domande di cittadini e giornalisti per quattro ore e trenta minuti, record dal 2013. Nessun rimorso, dunque, semmai il rimpianto. (la Repubblica)
Gli smacchi recenti hanno ulteriormente indurito lo zar, dicono gli analisti. E a condizioni simili alla resa di Kiev. (Fanpage.it)
Servizio di Marco Burini Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
A lasciar intravedere una possibile exit strategy dal conflitto è stato il presidente della Russia, Vladimir Putin, che, nella sua conferenza stampa di fine anno, ha dichiarato che la sorte del conflitto sta cambiando “drasticamente” e che la Russia “si avvicina al raggiungimento dei suoi obiettivi prioritari”. (LA NOTIZIA)
Uno da Mosca e l'altro da Bruxelles, hanno lanciato ognuno il suo messaggio al futuro presidente Usa, Donald Trump, che ha promesso di mettere fine alla guerra appena arriverà alla Casa Bianca il mese prossimo. (Italia Oggi)