La lunga notte delle urne americane
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L’immobiliarista newyorchese con casa in Umbria prevede una grande vittoria repubblicana. Il professore italoamericano che insegna in Michigan guarda speranzoso alle code per entrare all’ultimo comizio di Harris. La cugina di un’amica ebrea romana che dice che voterà Trump per salvare lo storico rapporto con Israele. Il curatore museale dell’Ohio che racconta come nessuno osi più parlare di politica per non dover litigare con il vicino. (Il Sole 24 ORE)
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In palio, però, non c’è solo la Casa Bianca, ma anche una parte dei seggi nelle due Camere del Congresso di Washington e anche la carica di governatore in alcuni stati. Stati Uniti al voto per decidere chi, tra Kamala Harris e Donald Trump, sarà il 47esimo presidente Usa. (ISPI)
Siamo ancora in attesa dei risultati di alcuni Stati chiave degli Usa che determineranno la vittoria di Kamala Harris o di Donald Trump alla Casa Bianca. I seggi elettorali sono stati chiusi in tutti gli Stati Uniti, ma il processo di scrutinio può richiedere tempo perché gli americani non votano direttamente per il presidente, votano invece per gli elettori del Collegio elettorale, che vengono assegnati in base alla popolazione degli Stati. (Euronews Italiano)
In alcune contee, benché colpite dall'uragano Helene, l'affluenza è in crescita di 2 punti percentuali. L'uomo fermato oggi dai servizi di sicurezza di Capitol Hill aveva con sè dei documenti da consegnare negli uffici del Congresso ma non è chiaro quali fossero le sue intenzioni. (Corriere della Sera)
Contro i giudici, contro i sondaggi, contro gli attentatori, contro mezzo mondo e per qualcuno anche contro il buonsenso. Non è la matematica certezza, Kamala Harris ha ancora una flebile speranza, ma se non riuscisse a conquistare tutti e tre gli Stati incerti della cosiddetta Rust Belt, la strada per il ritorno del tycoon alla Casa Bianca sarebbe spianata. (il Giornale)
Mentre nel cuore della notte i voti della Pennsylvania ancora vengono scrutinati, lo stato sembra pendere in favore di Donald Trump e i commentatori televisivi dedicano lunghi approfondimenti a ogni singola contea dello stato del nordest, la commissione elettorale di Philadelphia, di fronte all’enorme magazzino dove vengono contati i voti, comincia a dare i primi elementi per interpretare la lunga nottata. (il manifesto)