Attacchi alle basi Unifil, altolà dei Paesi europei. “Ma Bibi non si fermerà”

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QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

– Il nodo Libano cancella anche l’aplomb della diplomazia. I ministri degli Esteri del tridente Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna in coro esprimono in “preoccupazione per gli attacchi da parte dell’Idf alle basi Unifil che hanno ferito diversi peacekeeper. Devono cessare immediatamente. Condanniamo ogni minaccia alla sicurezza dell’Unifil. Qualunque attacco deliberato contro la missione in Libano viola il diritto umanitario internazionale e la risoluzione 1701 delle Nazioni Unite”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altre testate

La pezza è peggio del buco. La giustificazione con cui la Difesa israeliana ha motivato i primi attacchi ad alcune postazioni dei caschi blu della United Nations Interim Force in Lebanon, (UNIFIL) lungo il confine tra Israele e Libano appare davvero poco convincente e ben difficilmente potrà placare l’ira di diverse nazioni europee, Italia inclusa, che schierano i propri soldati nel Libano meridionale. (Analisi Difesa)

L’Italia, che contribuisce con 1200 unita’ alla missione Unifil, ha espresso una ferma condanna. OBRE – Gli ultimi sviluppi della guerra in Medio Oriente e la condotta bellica scelta da Israele soprattutto nei confronti dell’UNIFIL, stanno irritando molte cancellerie e questa volta la reazione italiana è stata più dura del solito. (OnuItalia)

La presenza della forza di pace dell’Onu nel Sud del Libano non ha impedito a Hezbollah di piantarvi radici e, da molti anni, farne base per lanci di razzi contro Israele, né ferma le truppe israeliane che varcano i… Ma la domanda è legittima. (La Stampa)

Unifil è stata un fallimento

L’Unione europea esprime «grave preoccupazione per la recente escalation lungo la Linea Blu, condanna tutti gli attacchi contro le missioni Onu ed esprime particolare preoccupazione per gli attacchi delle forze di difesa israeliane (Idf) contro le forze Unifil, che hanno causato il ferimento di diversi peacekeepers». (Open)

Il conflitto evolve di… BEIRUT. (La Stampa)

“Mi rifiuto di credere” che Israele abbia condotto un attacco deliberato contro i caschi blu dell’Onu, “non penso possa avere interesse a sparare di proposito contro i soldati dell’Unifil”. È quanto ha sostenuto Shlomo Ben Ami, ex ministro degli Esteri israeliano ed ex ministro della Sicurezza interna durante il governo di Ehud Barak, in un’intervista rilasciata a LaPresse in occasione del forum internazionale World in Progress Barcelona. (LAPRESSE)