Migranti, Anm: "Nordio minaccia azioni disciplinari, toni senza precedenti"

Migranti, Anm: Nordio minaccia azioni disciplinari, toni senza precedenti
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Giuseppe Santalucia: "Personalmente sono basito che il ministro della giustizia ricorra a questa categoria dell'abnormità" “Personalmente sono basito che il ministro della giustizia ricorra a questa categoria dell’abnormità che per i tecnici richiama possibili responsabilità disciplinari”. Così il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia intervistato a Sky Tg24. “Come se il ministro avesse inteso dire ai colleghi del tribunale di Roma ‘se non provvedete secondo i desiderata del governo e i miei desiderata, sono pronto ad un’azione disciplinare”, aggiunge. (LAPRESSE)

Su altri media

“Alla quale in un certo senso io mi onoro ancora di appartenere”, premette ai microfoni della stampa. Nel suo attacco alle decisioni dei giudici di Roma, che venerdì non hanno convalidato il trattenimento dei 12 richiedenti asilo, il ministro della Giustizia Carlo Nordio si è reso protagonista di un mix di strafalcioni del tutto incompatibile con il suo passato nella magistratura. (Il Fatto Quotidiano)

La linea a sinistra è chiara: fare di tutto per sostenere la tesi dell’attacco del governo alla magistratura, magari puntando a suscitare davvero quello scontro tra istituzioni di cui loro parlano tanto, ma che non c’è. (Secolo d'Italia)

“Hanno tutto il diritto di chiedere quello che credono. Loro facciano del loro peggio, che noi faremo del nostro meglio”. (Agenda Politica)

Albania, Nordio spiega l’errore del giudice: “Ha capito male”

Omicidio davanti alla stazione di Porta Nuova a Verona: un uomo è stato ucciso, sembra a coltellate. L'intera zona è transennata dalle forze dell'ordine, presenti in massa. (Tuttosport)

Il caso dei migranti portati in Albania e rientrati in Italia e che ha portato allo scontro governo e magistratura, si arricchisce di un altro capitolo. (La Sentinella del Canavese)

Correva l’anno 1992, e il Belpaese si accingeva a spalancare allegramente le porte all’avvento di quel populismo giudiziario protagonista indiscusso di quest’ultimo trentennio. In questo senso, Tangentopoli rappresentò il vero punto di svolta: da lì ebbe infatti inizio il rapporto di subalternità del potere politico a quello giudiziario, e, conseguentemente, lo strapotere della Magistratura sui governi espressione del consenso popolare. (Nicola Porro)