Papa Francesco e «il viaggio storico», per 12 giorni in Asia e Oceania, inizia domani una trasferta pesante e rischiosa
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In mezzo alla folla sulla piazza stamattina si notava uno striscione con su scritto: Buon Viaggio. «Domani farò viaggio storico in alcuni paesi dell'Asia». Dalla finestra del suo studio nel palazzo apostolico, al termine dell'Angelus, Papa Francesco ha annunciato l'imminente trasferta, la più lunga e la più faticosa di tutto il suo pontificato. Oltre al continente asiatico include anche l'Oceania, praticamente un giorno in aereo con dieci ore di fuso orario rispetto a Roma (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altri media
Il viaggio apostolico più lungo di sempre dall'inizio del Pontificato: tutto pronto per la partenza lunedì 2 settembre di Papa Francesco che sarà in Asia e Oceania fino al 13 settembre. PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
Papa in Asia e Oceania: l'unità nella diversità (La Voce del Popolo)
Così padre Gianni Criveller, teologo e missionario del Pime, una vita spesa per l’Asia, direttore di AsiaNews e Mondo e missione (che seguiranno in un podcast il percorso di Francesco), spiega in un’intervista a Tempi il viaggio in Asia e in Oceania del Pontefice, iniziato oggi e che durerà fino al 13 settembre. (Tempi.it)
Si tratta di una visita che risponde a un'apertura che Singapore ha in generale nei confronti della Santa Sede' data anche la sua società 'multietnica, multiculturale e multireligiosa'. 'C'è grande attesa soprattutto all'interno della comunità italiana. (Adnkronos)
Oggi papa Francesco inizia il viaggio apostolico per visitare quattro Paesi in due continenti (Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore) portando iniezione di fiducia e speranza alle comunità cristiane con una dozzina di discorsi, quattro omelie e quattro motti. (korazym.org)
Papa Francesco si prepara ad affrontare un viaggio significativo in Asia e Oceania, nonostante l'età avanzata e i problemi di salute. Questo itinerario, il più lungo del suo pontificato, rappresenta un'opportunità per il Pontefice di rafforzare legami e dialogo con comunità cristiane in paesi dove spesso rappresentano una minoranza. (Gaeta.it)
