Viva il pm che smentisce Elena Cecchettin e le femministe

Viva il pm che smentisce Elena Cecchettin e le femministe
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Nicola Porro INTERNO

Ieri è iniziato il processo a Filippo Turetta, assassino reo confesso di Giulia Cecchettin. L’unica notizia degna di nota sono le dichiarazioni del procuratore capo di Venezia che prima dare il via alle danze legali ha messo in chiaro alcune cose. E posto dei paletti al processo mediatico. “Questo non è un processo contro i femminicidio – ha detto – ma contro il singolo che si chiama Turetta e che risponderà dei reati che gli sono contestati”. (Nicola Porro)

Se ne è parlato anche su altre testate

Non sono cattivo». All’indomani della prima udienza del processo, e in attesa delle sue parole in aula il prossimo 25 ottobre, quando sarà sentito dai giudici della Corte d’assise di Venezia, riemergono le frasi che Filippo Turetta — reo confess… (la Repubblica)

«Capirei e accetterei se voi voleste dimenticarmi e rinnegarmi come figlio, vi ho già causato troppo dolore e sarebbe probabilmente la scelta migliore. Non so se ho ancora il coraggio di guardarvi in faccia. (Donna Moderna)

Mi hanno prima portato in una sala interrogatori, mi hanno fatto spogliare e raccolto tutti i miei vestiti dentro appositi sacchetti di plastica». Mi sono fatto arrestare l'altra sera a lato di un'autostrada in Germania. (la Repubblica)

Filippo Turetta in Germania dal carcere scrisse ai genitori: "Rinnegatemi come figlio, sarebbe la scelta migliore per la vostra vita"

Il nuovo video è stato diffuso da Quarto Grado, ed è il secondo documento che la trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi manda in onda dopo la puntata del 21 settembre. (Virgilio Notizie)

"Sarebbe meglio un figlio morto che uno come me" scrive ai genitori, ai quali ammette di aver provato a suicidarsi, ma di non esserci riuscito. (Fanpage.it)

" Capirei e accetterei se d’ora in poi volete dimenticarmi e rinnegarmi come figlio e probabilmente sarebbe la scelta migliore per la vostra vita. Decide di scrivere di sua mano, in corsivo e a penna nera, una lettera ai genitori dal carcere di Halle, in attesa dell’estradizione. (Gazzetta del Sud)