Stellantis, vende Comau: governo valuta il golden power

Stellantis, vende Comau: governo valuta il golden power
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Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Si apre un nuovo fronte tra Stellantis e il governo Meloni. Nel pieno della guerra a bassa intensità sui volumi della produzione in Italia, il gruppo che ha come primo azionista la Exor degli Agnelli vende Comau al fondo statunitense One Equity Partners. Ma la scelta operata da Stellantis ha scatenato i sindacati, preoccupati per … (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Primo perché... Dossier complicato: nasce nel 2019.La notizia della decisione di Stellantis di vendere il 51% di Comau, il gioiello italiano che produce robot di alta precisione, ha fatto il giro del mondo. (La Verità)

ANSA (Avvenire)

Comau leader anche nell’auto elettrica Comau è una delle poche aziende italiane che possono vantare una leadership mondiale nel settore dell’automotive. (Vaielettrico.it)

Comau, Stellantis vende la maggioranza al fondo Usa One Equity Partners. Il governo: valutiamo il «Golden Power»

MANAGER SODDISFATTI - Il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, ha commentato positivamente l’operazione, dicendo che “aiuterà Comau a raggiungere la propria autonomia e rafforzare ulteriormente il suo successo a vantaggio di tutti i suoi azionisti, in particolare i suoi dipendenti e i suoi clienti. (AlVolante)

Il timore è di rivedere il copione in scena nel 2019 con la vendita della Magneti Marelli da parte di Fca per 6,2 miliardi a un altro private equity, Calsonic Kansei, dopo la quale il debito è salito portando a cassa integrazione, esuberi e alla vendita del sito di Crevalcore (Bologna). (Corriere della Sera)

Il governo valuta l’applicazione del Golden Power mentre i sindacati compatti condannano l’operazione.Il timore è quello di rivedere il copione andato in scena nel 2019 con la vendita di Marelli da parte di Fca per 6,2 miliardi a un altro private equity, Calsonic Kansei, dopo la quale il debito ha cominciato a salire portando a cassa integrazione, esuberi e alla vendita del sito di Crevalcore (Bologna). (Corriere della Sera)