Meloni getta ‘l’aringa’ del Manifesto di Ventotene e li frega tutti di nuovo. Ecco lo schema
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Li ha fregati di nuovo. E stavolta non ha avuto bisogno di inventarsi nulla, le è bastato citare alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene, scritto nel 1941 da tre degli 800 antifascisti che la dittatura fascista di Mussolini aveva spedito al confino a Ventotene (“villeggiatura”, secondo Berlusconi) e che Repubblica, quotidiano della famiglia Agnelli-Elkann che controlla anche l’impresa bellica Iveco Defence Vehicles, ha regalato ai suoi lettori sabato 15 marzo per promuovere la manifestazione “blUE riarmo” di Piazza del Popolo. (Il Fatto Quotidiano)
Su altre fonti
“Sostegno all’Ucraina e agli sforzi Usa per la pace“: è la posizione portata dall’Italia al tavolo del Consiglio Ue a Bruxelles. Lo ha chiarito Giorgia Meloni incontrando la stampa al termine della seduta odierna. (LAPRESSE)
Leggere un documento storico come se fosse stato pubblicato l’altro ieri può essere indice solo di ignoranza o di malafede. Amareggia aver visto una simile esibizione in modo “spettacolare” nel Parlamento italiano. (Avvenire)
L'augurio di Gioconda Spinelli Chi è Altiero Spinelli (Virgilio Notizie)
Penso francamente che la sinistra stia perdendo il senso della misura». «Ritengo che l'essenza di alcuni passaggi che ho letto di quel manifesto» è «che il popolo non è in grado di autodeterminarsi. (ilmessaggero.it)
Sui social Daniela Santanchè, esponente di Fratelli d'Italia e ministro del Turismo, difende la premier ponendo una semplice domanda "di metodo" (ma anche di merito) alle opposizioni, letteralmente fuori controllo. (Liberoquotidiano.it)
Ed è in questa chiave che va letto. (L'Eco di Bergamo)