Perché siamo sui social (e perché il caso X ci interpella tutti)
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Per mettere nella giusta luce l'ennesima tempesta scatenata da Elon Musk, padrone del social X (l'ex Twitter) e uomo più ricco del mondo, dobbiamo partire da una domanda. Che non riguarda tanto Musk ma ognuno di noi. E non tocca nemmeno il sacrosanto diritto di ognuno di decidere se restare o no iscritto al social X. La vera domanda è: perché siamo sui social? Perché siamo su X, Instagram, Facebook, Threads, Pinterest, Snapchat, BeReal, Mastodon o BlueSky, per fare qualche esempio? Sappiamo tutti molto bene, e da tempo, che chi urla di più, chi fa il bullo e chi la spara più grossa ottiene più visibilità sui social. (Avvenire)
Su altre fonti
Perché sta crescendo Bluesky Cos'è Bluesky e chi c'è dietro al progetto (Virgilio Notizie)
Per celebrare la Giornata mondiale della Gentilezza, ieri ho lasciato Twitter. Sì, lo so che ormai, da quando è di Elon Musk, si chiama X, ma quel posto per me sarà sempre Twitter. (La Stampa)
Ma non è l’unico. L’ultimo in ordine di tempo è stato Francesco Guccini. (RTL 102.5)
Bluesky, la piattaforma social, sta registrando una crescita vertiginosa nel numero di utenti, con 2,5 milioni di nuovi iscritti solo nell’ultima settimana, per un totale che ha ormai superato i 16 milioni di utenti attivi. (Adnkronos)
«Un altro giorno a Bluesky e sembra che la crescita non stia rallentando! Benvenuti!» si legge sul profilo ufficiale di Bluesky, il «twitter libero» che dalla vittoria di Trump sembra beneficiare di un esodo sostenuto di utenti in fuga dalla «cloaca» (come l'hanno definita Elio e le Storie Tese) di Elon Musk. (Corriere della Sera)
Lo scrive l'Associated Press sul suo sito. (Il Messaggero Veneto)