Autonomia, panico nella Lega. È scontro tra Zaia e Calderoli

Autonomia, panico nella Lega. È scontro tra Zaia e Calderoli
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il manifesto INTERNO

La maggioranza di destra-centro il giorno dopo la bocciatura da parte della Corte costituzionale dei due cardini della legge sull’autonomia differenziata, è apparsa come una scena del teatro surreale di Ionesco in cui ognuno degli attori pronuncia frasi slegate da quelle degli altri presenti in scena. A sinistra ci si gode il crash della legge. Al di là delle dichiarazioni tutti si interrogano sul che fare ora: sia nella maggioranza che nelle opposizioni, per le quali diventa dirimente sapere se la Cassazione a metà dicembre consentirà il referendum sulla parte residua della legge Calderoli (il manifesto)

Su altri giornali

Ciò significa che per gli interventi che la Corte ha fatto, tutte le procedure che sono state avviate dalle singole regioni per stipulare le cosiddette intese previste dall'articolo 116 comma 3 non possono andare avanti, quindi il processo è fermo e non potrà che essere fermo. (Tiscali Notizie)

Schiaccia sull’acceleratore la Lega per nulla decisa a rallentarne il percorso e riaprire un lungo iter parlamentare come sembra suggerire la Corte. Avanti subito con l’autonomia. (ilmessaggero.it)

Massimo Villone, costituzionalista tra i primi a organizzare la battaglia contro l’autonomia, non ha dubbi: la sentenza della Corte costituzionale, per quel che si può capire dal comunicato di ieri, fa a pezzi il ddl Calderoli, il quale “mente sapendo di … E nel comitato Lep dovrebbero vergognarsi”. (Il Fatto Quotidiano)

Italia e autonomia regionale, la Corte Costituzionale boccia diverse norme

Il Capo dello Stato prima … (Il Fatto Quotidiano)

E anche un modo per evitare un referendum che al Sud e non solo «rischiava di essere per noi un bagno di sangue». In effetti, lei l’aveva detto: andiamoci piano... (Corriere Roma)

Diciamo che non è un colpo all’autonomia, ma come l’autonomia viene declinata in un modo che diventa fortemente disgregante. Insomma, nessuna Regione può diventare uno Stato a parte”. (RSI Radiotelevisione svizzera)