Truffa allo Stato con false società, la messinscena per ottenere i fondi. Arrestato il fratello del pm antimafia Savio
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Milano — Bisognava creare «un po’ di movimento». Portare gli operai, «una decina, così li facciamo lavorare, sporcare, fare, brigare...». C’erano le operazioni di finanza creativa, ma anche la «messinscena per ingannare i verificatori» delle banche che dovevano dare l’ok ai finanziamenti. Società finte, fatture false, scatole vuote che hanno permesso all’organizzazione di professionisti e faccend… (La Repubblica)
La notizia riportata su altre testate
La banca, che non risulta indagata, fa sapere di essere parte lesa. (Il Sole 24 ORE)
Tre persone arrestate, svariate perquisizioni, oltre a 6 milioni e 700mila euro sequestrati. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
A capo di questo del gruppo ci sarebbe un imprenditore originario di Lecco, già noto alle forze dell’ordine che è finito in carcere insieme ad altre cinque persone residenti tra Lecco, Milano, Brescia e Varese. (Prima Lecco)
Il sistema sempre lo stesso: si acquistavano società decotte intestate a prestanome, si falsificavano i bilanci e con documentazione fasulla si ottenevano finanziamenti pubblici che poi finivano nelle tasche degli indagati. (TGR Lombardia)
La Guardia di Finanza sta effettuando una serie di perquisizioni nella sede di Banca Progetto. L'istituto è sotto accusa per un prestito di 6,7 milioni di fondi garantiti dallo Stato ottenuti dalla banca tramite documentazione falsa. (Sky Tg24 )
C., 63 anni di Valmadrera, provincia di Lecco, avrebbe organizzato una truffa ai danni dello Stato che ha portato al sequestro di 6 milioni e 700 mila euro. Da lì, secondo le indagini della Guardia di Finanza coordinate dalla procura di Monza, E. (Nord Milano 24)