Giorgia Meloni in allarme: l’ombra di un governo “di solidarietà europea” - RETROSCENA
Articolo Precedente
Articolo Successivo
C’è nervosismo, molto nervosismo, nelle stanze della Lega e del Movimento 5 Stelle. Matteo Salvini e Giuseppe Conte lo percepiscono, lo avvertono nelle parole, nei gesti, nei movimenti dietro le quinte di Palazzo Chigi e del Quirinale. Qualcosa sta cambiando. Forse è solo un’ipotesi, forse una suggestione, ma il timore è concreto: la nascita di un governo di “solidarietà europea”, un esecutivo che potrebbe tagliare fuori proprio loro, lasciandoli ai margini del sistema di potere. (Il Giornale d'Italia)
Ne parlano anche altre testate
"I giornali di oggi dicono che Salvini chiama Vance perché c'è una guerra con la Meloni a chi fa più telefonate negli Stati Uniti. Con queste parole il leader della Lega Matteo Salvini ha smentito che la chiamata di ieri con il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance abbia avuto anche uno scopo politico. (Fanpage.it)
NAPOLI – “Abbiamo parlato di trasporti. Stiamo lavorando per fare una missione negli Stati Uniti con alcune grandi aziende italiane, per investire negli Stati Uniti”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini a margine l’evento della Lega “Tutto un altro mondo, verso il congresso” in corso a Napoli, a Città della Scienza, nell’area di Bagnoli, in merito al colloquio telefonico di 15 minuti avuti con il vicepresidente degli Usa, JD Vance. (Quotidiano del Sud)
Se c’è un piano da mille miliardi di dollari di investimenti sulla rete ferroviaria e stradale americana, io ho il dovere di fare l’interesse nazionale italiano e di proporre ad aziende italiane di andare a investire sulla rete infrastrutturale americana”. (Il Fatto Quotidiano)
"La politica estera la fa il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri. Il resto sono iniziative legittime personali. Sono queste le posizioni ufficiali del governo". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine della convention di Forza Italia a Palermo. (la Repubblica)
Una guerra con la premier Meloni per la telefonata con il vice presidente americano Vance? "È scherzi a parte, non è giornalismo. Teniamoci il pragmatismo e la realta'". (Secolo d'Italia)
E lo fa in modo netto, stamane, con un parallelismo ironico tra le ricostruzioni dei quotidiani e la nota trasmissione "Scherzi a parte". Vance. (il Giornale)