Salvini: "Sarei in guerra con Meloni per la telefonata a Vance? Siamo su scherzi a parte"
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Una guerra con la premier Meloni per la telefonata con il vice presidente americano Vance? "È scherzi a parte, non è giornalismo. Lasciamo alla libera stampa italiana di fare il suo mestiere... Teniamoci il pragmatismo e la realta'". Lo dice Matteo Salvini, in video collegamento con l'inaugurazione della decima (Secolo d'Italia)
Ne parlano anche altre fonti
Vance. "I giornali di oggi: 'Salvini chiama Vance perché c'è una guerra con la Meloni a chi fa più telefonate negli Stati Unitì. (il Giornale)
Fonti interne raccontano di un Mattarella attento, silenzioso ma vigile, pronto a giocare una carta di “stabilità” nel caso in cui il governo di centrodestra dovesse implodere prima della scadenza naturale della legislatura. (Il Giornale d'Italia)
NAPOLI – “Abbiamo parlato di trasporti. Stiamo lavorando per fare una missione negli Stati Uniti con alcune grandi aziende italiane, per investire negli Stati Uniti”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini a margine l’evento della Lega “Tutto un altro mondo, verso il congresso” in corso a Napoli, a Città della Scienza, nell’area di Bagnoli, in merito al colloquio telefonico di 15 minuti avuti con il vicepresidente degli Usa, JD Vance. (Quotidiano del Sud)
"I giornali di oggi: 'Salvini chiama Vance perché c'è una guerra con la Meloni a chi fa più telefonate negli Stati Uniti'. È 'Scherzi a parte', non è giornalismo. Io sono vicepresidente del Consiglio e chiamo non dico il mio omologo perché è superiore a me per importanza, per parlare di trasporti. (Adnkronos)
Ma è Scherzi a parte, non è giornalismo questo". Molti retroscena hanno riportato l'intenzione di Salvini di avvicinarsi all'amministrazione Trump, magari anche di organizzare una visita a Washington prima che Giorgia Meloni venga invitata alla Casa Bianca. (Fanpage.it)
Matteo Salvini e Giuseppe Conte lo percepiscono, lo avvertono nelle parole, nei gesti, nei movimenti dietro le quinte di Palazzo Chigi e del Quirinale. Qualcosa sta cambiando. (Il Giornale d'Italia)