San Severo, spara alla moglie e poi si toglie la vita: il braccialetto della donna non ha suonato

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Lo aveva denunciato più volte e lui era stato raggiunto dal provvedimento di divieto di avvicinamento con tanto di braccialetto elettronico. Ma proprio quel braccialetto non ha messo in allarme Celeste: il suo dispositivo non ha suonato quando il marito Mario Furo si è avvicinato troppo a lei. Quindi gli spari nei pressi del supermercato, le ferite, il sangue, le urla dei presenti. Poi Mario scappa, si rifugia nella propria auto, e si toglie la vita. (quotidianodipuglia.it)

La notizia riportata su altre testate

Roberto Gleboni, la strage del “papà modello” a Nuoro: litiga con la moglie, trucida la famiglia e si spara Un uomo ha sparato alla moglie per strada nei pressi di un supermercato a San Severo, nel Foggiano, e si è tolto la vita con la stessa arma. (ilmessaggero.it)

Nonostante il provvedimento, l’uomo si è recato stamattina nel parcheggio dell’Eurospin in via Salvemini a San Severo e ha esploso colpi di pistola contro la moglie Celeste Palmieri. Mario Furio, agente della polizia penitenziaria in pensione, aveva un divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico. (l'Immediato)

È una tragedia annunciata il femminicidio di ieri mattina nel parcheggio di un supermercato di San Severo, in provincia di Foggia: Mario Furio, agente di polizia penitenziaria in pensione, 59 anni, ha sparato in testa alla moglie, Celeste Palmieri di 56 anni, con una pistola, ferendola gravemente. (Foggia)

Non ce l’ha fatta Celeste Palmieri. La donna è morta al Policlinico Riuniti di Foggia – La Gazzetta di San Severo – News di Capitanata

Roma, 18 Ott. – “Ancora una tragedia investe le carceri e lo fa nella maniera più terribile. Il tentato femminicidio e il suicidio dell’Assistente Capo di Polizia penitenziaria in quiescenza di San Severo è l’ennesimo fatto drammatico che investe le prigioni. (UILPA Polizia Penitenziaria)

Secondo quanto ha riferito l'assessore alle politiche sociali del comune di San Severo, Bruno Savino, «la donna ai primi di ottobre aveva incontrato alcune operatrici dei servizi sociali ma aveva rifiutato la possibilità di trasferirsi in un posto più sicuro con i figli minori». (ilmessaggero.it)

La donna aveva più volte denunciato il marito per maltrattamenti, molestie, e per aver tentato di ammazzarla. L’omicida, dopo aver colpito la moglie si è suicidato nella sua auto parcheggiata a pochi metri di distanza. (La Gazzetta di San Severo)