Facebook e Instagram, nessun controllo sui contenuti falsi e violenti. Così Zuckerberg si allinea a Trump
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Inoltre, fra le novità, il co-fondatore di Facebook ha spiegato che le regole generali che sovrintendono la pubblicazione dei contenuti saranno più semplici e i filtri automatici saranno tarati abbondantemente verso l’alto, solo per contenuti davvero gravi come terrorismo, pedopornografia, truffe e traffico di droghe. Tutto il resto avrà libertà assoluta di circolazione, con il rischio che le piattaforme del gruppo diventino – più di quanto già non siano, a dirla tutta – degli sfogatoi senza limiti e senza alcuna garanzia di rispetto reciproco. (Vanity Fair Italia)
Ne parlano anche altre fonti
Il gruppo Meta (Facebook, Instagram e Whatsapp) ha esentato alcuni dei suoi principali inserzionisti dal consueto processo di controllo dei contenuti. Lo rivelano documenti interni del 2023 di cui il Financial Times ha preso visione secondo i quali la società proprietaria di Facebook e Instagram ha introdotto una serie di “tutele” per “chi spende molto”. (Il Fatto Quotidiano)
"Le recenti elezioni sembrano anche un punto di svolta culturale verso una nuova priorità della parola. Quindi torneremo alle nostre radici e ci concentreremo sulla riduzione degli errori, sulla semplificazione delle nostre policy e sul ripristino della libera espressione sulle nostre piattaforme. (Liberoquotidiano.it)
BRUXELLES – "La libertà di espressione è al centro del Digital Services Act (Dsa), che stabilisce le regole per gli intermediari online per contrastare i contenuti illegali, salvaguardando la libertà di espressione e d'informazione online: nessuna disposizione del Dsa obbliga gli intermediari online a rimuovere i contenuti leciti". (la Repubblica)
I partner di Meta che si occupano di fact-checking affermano di essere stati "colti alla sprovvista" dalla decisione dell'azienda di fare a meno della verifica delle informazioni nei contenuti pubblicati su Facebook, Instagram e Threads. (WIRED Italia)
Ieri, alla vigilia del secondo mandato del tycoon alla Casa Bianca e nel tentativo ormai esplicito di riposizionarsi al fianco del neopresidente, Mark Zuckerberg ha annunciato una serie di modifiche alle politiche di moderazione dei contenuti sulle sue piattaforme. (Corriere della Sera)
Mark Zuckerberg ha indossato un raro orologio svizzero dal valore di circa 900.000 $ in un video in cui spiega la decisione della sua azienda di porre fine ai fact checking di terze parti sulle sue piattaforme di social media negli Stati Uniti. (Il Sole 24 ORE)