«È stato il vostro bravo ragazzo»: a Milano il corteo fucsia riempie le strade e grida il suo no alla violenza sulle donne
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«Sono qui perché non sopporto la cultura del possesso». A parlare è Lorenzo, 20 anni, studente d'informatica, macchina fotografica al collo e zaino sulle spalle, è arrivato da Como in piazza Oberdan, dove partito il corteo. «Era importante esserci, non è il primo anno che vengo e non smetterò di farlo perché dobbiamo far sentire la nostra voce. Ho finito le lezioni all'università e sono venuto qui». (Vanity Fair Italia)
Su altri media
Dopo i cortei del weekend – a Roma hanno sfilato in 150 mila – altre piazze d’Italia sono pronte a riempirsi. Oggi, 25 novembre, è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. (la Repubblica)
Si e' tenuto un presidio transfemminista davanti a Montecitorio, convocato da Non Una di Meno e Lucha y Siesta, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. (Tiscali Notizie)
Una grande striscione con sopra la scritta “Disarmiamo il patriarcato” apre in piazza Oberdan il corteo indetto da “Non una di meno” in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. (La Repubblica)
01:03 Dalle 18 di oggi, 25 novembre, è cominciato il raduno in piazza Ponterosso a Trieste per manifestare nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, aderendo alla chiamata nazionale “Disarmiamo il patriarcato”. (Il Piccolo)
Contro il patriarcato. Contro i troppi femminicidi, le troppe violenze. (Io Donna)
L’ultima tappa del corteo contro la violenza sulle donne, che ha coinvolto circa 3mila persone tra studenti, istituzioni e associazioni, è stata piazza Ghiaia per un momento di riflessione condivisa. Fischietti, urla, cartelloni. (Gazzetta di Parma)