Visit Bergamo, intervista a Christophe Sanchez: «Giusto limitare le keybox. Turismo, superato del 20% il 2023»

Visit Bergamo, intervista a Christophe Sanchez: «Giusto limitare le keybox. Turismo, superato del 20% il 2023»
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Corriere Bergamo - Corriere della Sera INTERNO

Si stavano diffondendo anche a Bergamo, di pari passo con l’aumento dei flussi turistici. Ma ora è arrivata una stretta dal Viminale sulle keybox, cioè quei lucchetti lasciati sui pali della luce o sui cancelli, con i codici per recuperare le chiavi delle case vacanza. Ora c’è l’obbligo di identificare gli ospiti di persona: lo scambio di documenti in modo telematico non basta più. «Dal punto di vista dell’attrattività della città e di capacità di accoglienza — dice Christophe Sanchez, amministratore delegato di Visit Bergamo —, per noi questo provvedimento è positivo». (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

«Il self check-in è uno dei 10 servizi più richiesti su Airbnb » si legge sul portale online statunitense per gli affitti brevi . D’ora in avanti, però, questa modalità non sarà più consentita, almeno in Italia. (Il Sole 24 ORE)

Con una nuova circolare il Viminale chiarisce infatti che l’identificazione da remoto automatizzata degli ospiti delle strutture ricettive non soddisfa i requisiti previsti dalla legge, ribadendo l’obbligo dei gestori di dare alloggio esclusivamente a persone munite di documento d’identità e di comunicare le generalità degli ospiti alle questure territorialmente competenti, entro le 24 ore successive. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Con un alert di sicurezza recapitato a tutte le Prefetture e Questure italiane direttamente dal capo della polizia Vittorio Pisani: la richiesta è di mettere in campo controlli e «verifiche di polizia amministrativa» per impedire il cosiddetto “self check-in”, la pratica degli accessi agli alloggi turistici con un codice,… (la Repubblica)

Il prefetto manda i soldati in piazza Mercato. Ad alberghi e B&b: “Ospiti, rigorosa identificazione”

D’ora in poi i titolari di strutture ricettive che offrono affitti brevi, comprese quelle «con scambio reciproco di abitazioni o appartamenti per un dato periodo di tempo» — e i «marina resort» su imbarcazioni da diporto —, saranno tenuti a identificare di persona gli ospiti, e non più solo con documenti inviati per via telematica. (Corriere Roma)

Nuovo giro di vite sugli affitti brevi. (il Giornale)

Il prefetto, inoltre, ha diramato una circolare ai Comuni dell'ambito metropolitano e alle Forze dell'ordine, richiamando l'attenzione sulla recente nota del Ministero dell'Interno riguardante l'identificazione delle persone ospitate presso strutture ricettive, volta a prevenire i rischi per l'ordine e la sicurezza pubblica in relazione all'eventuale alloggiamento di persone pericolose e/o legate ad organizzazioni criminali o terroristiche. (La Repubblica)