Grande grande Caravaggio

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Tra le varie formule che Italo Calvino ha attribuito ai classici, una per tutte potrebbe ben rispecchiare la lunga gittata che l’ombra di Caravaggio proietta fin nel cuore del Novecento e oltre, facendo di quest’artista un punto di riferimento immancabile, un modello, finanche un’icona di cui si sono appropriati, nel tempo, altri linguaggi. Scrive Calvino: «I classici sono libri che esercitano un’influenza particolare sia quando s’impongono come indimenticabili, sia quando si nascondono nelle pieghe della memoria mimetizzandosi da inconscio collettivo o individuale». (doppiozero)

La notizia riportata su altri giornali

Un titolo che lo avrebbe presto fatto conoscere al mondo come uno dei danzatori migliori di sempre, perfetto nel ruolo del principe grazie anche a un viso e a un fisico dalla bellezza rara. Era il 1987 e danzava nel saggio della scuola di Vercelli in cui aveva iniziato i suoi studi. (Sky Tg24 )

Roberto Bolle festeggia i suoi primi 50 anni con un evento straordinario a Palazzo Barberini di Roma, dove è in corso la mostra di Caravaggio e annuncia nuovi progetti, tra cui 'Viva la Danza' su Rai1 (AGI - Agenzia Italia)

Nessuno aveva mai dipinto Roberto Bolle. Fotografato certamente, innumerevoli volte, dai più grandi fotografi del mondo. Nel 2009, per esempio, Bruce Weber gli aveva dedicato un volume fotografico intitolato Roberto Bolle: An Athlete in Tights in cui aveva raccolto gli scatti che aveva fatto all'amico ballerino nel corso di tre anni. (Vogue Italia)

È così che oggi Roberto Bolle, sulla sua pagina Instagram ha voluto ricordare a tutti i suoi follower “da dove arriva” in occasione del fatidico traguardo dei cinquant’anni. (IL GIORNO)

Nato il 26 marzo 1975, il ballerino italiano ha trasformato la sua arte in un linguaggio universale, affascinando il pubblico con la sua tecnica impeccabile e la sua presenza scenica magnetica. Étoile della Scala e primo ballerino italiano ad essere nominato Principal Dancer all’American Ballet Theatre, Bolle ha portato il balletto classico oltre i confini tradizionali, collaborando con artisti internazionali e reinventando il ruolo del danzatore nel panorama contemporaneo. (Panorama)

Bolle, però, è anche riuscito a rendere pop la danza classica, portandola in televisione e in luoghi fino ad allora mai battuti. Il ballerino piemontese, il primo a diventare contemporaneamente Étoile del Teatro alla Scala di Milano e Principal Dancer dell'American Ballet Theatre di New, vanta una carriera di tutto rispetto, avendo calcato i palcoscenici più prestigiosi del mondo. (La Gazzetta dello Sport)