Cecilia Sala: «Dormo per terra. Fate presto, mi hanno anche tolto gli occhiali». Le telefonate a genitori e compagno. E l’Italia: rilasciarla subito
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Smuovere un po’ le acque. Alzare la pressione. Fare in modo che l’Iran comprenda che la detenzione di Cecilia Sala non debba essere considerata solo un affronto al governo di Roma, ma all’intero popolo italiano. Facendo seguito all’angoscia manifestata anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio di fine anno destinato ai cittadini, ieri il ministero degli Esteri ha affidato con questo spirito all’ambasciatrice d’Italia a Teheran, Paola Amadei, il compito di avanzare un’ulteriore richiesta formale al governo iraniano. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il presidente della Repubblica ha dedicato una parte del suo discorso alla vicenda di Cecilia Sala, la giornalista italiana imprigionata in Iran: "Interpreto in queste ore l'angoscia di tutti per la detenzione di Cecilia Sala. (La Stampa)
Undici righe vergate dall’agenzia ufficiale iraniana Irna sono la prova che Cecilia Sala, la giornalista italiana esperta di Medioriente, è vittima di una trappola e di un ricatto. E che quello che viene spacciato per arresto altro non è che un sequestro di persona autorizzato dal regime islamico per la più classica e meschina operazione di scambio di prigionieri. (Tiscali Notizie)
Al momento il suo caso è sotto inchiesto, l’Iran ha tenuto a precisare che il fermo “è stato eseguito secondo la normativa vigente ed è stata informata l’ambasciata italiana a Teheran”. Pur senza scendere nei particolari, Teheran ha spiegato che la reporter “si è recata in Iran il 13 dicembre con un visto giornalistico ed è stata arrestata il 19 dicembre per aver violato le leggi della Repubblica islamica dell’Iran”. (Nicola Porro)
Questo quanto si apprende dalla Farnesina a proposito della situazione di Sala, nel carcere di Evin dal 19 dicembre scorso. Le richieste dell'Italia sono contenute in una nota verbale che il ministero degli Esteri ha consegnato al governo iraniano attraverso l'ambasciatrice a Teheran Paola Amadei. (Liberoquotidiano.it)
Ma un'eventuale scarcerazione avrebbe delle ricadute sui rapporti con gli Usa. Teheran vorrebbe in cambio la liberazione di Mohammad Abedini Najafabani, detenuto in Italia e su cui pende una richiesta di estradizione degli Stati Uniti. (Fanpage.it)
In questi giorni non si fa altro che parlare del caso controverso di Cecilia Sala, la giornalista mainstream arrestata in Iran in quanto giudicata persona non gradita dal governo di Teheran. Speriamo vivamente che ella venga presto liberata e possa tornare in Italia sana e salva. (Radio Radio)