Parigi 2024, la finale al millisecondo dei 100 metri maschili. Il video

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L'americano Noah Lyles degli Stati Uniti batte il giamaicano Thompson per una frazione di secondo a 9.79. Entrambi davanti alla medaglia di Bronzo dello statunitense Kerley. Il nosrro Marcel Jacpbs si posiziona quinto. Ecco la finale al millisecondo. (Io Donna)

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Il re della velocità non parla più italiano. L’azzurro acciuffa per un pelo l’atto conclusivo (9”92 in semifinale, primo tempo di ripescaggio e settimo crono complessivo del turno), ma nella volata decisiva non cambia passo e con 9”85, primato stagionale, deve accontentarsi della quinta piazza. (Il Centro)

Sara Errani con la medaglia d'oro vinta nel doppio femminile di tennis - Ansa/Ettore Ferrari (Avvenire)

L’azzurro ha provato fino alle fine a difendere l’oro olimpico, impresa riuscita solo a Carl Lewis e a Usain Bolt. Lui lo sapeva già, ora lo sappiamo anche noi: la storia del campione di Tokyo dei 100 metri, la gara più popolare e diffusa, non è finita a Parigi (La Gazzetta dello Sport)

Olympic Breakfast - Il vuoto lasciato da Bolt riempito da una finale dei 100 m mai vista, la più veloce di sempre

Probabilmente sapete già tutti come è andata a finire la finale dei 100 metri maschili alle Olimpiadi di Parigi 2024: ha vinto lo statunitense Noah Lyles, che ha realizzato lo stesso tempo del giamaicano Kishane Thompson (9”79, ma Lyles ha corso cinque millesimi di secondo in meno, 9”784, contro 9”789), mentre l’italiano Marcell Jacobs, campione in carica, è arrivato quinto in 9”85, il suo miglior tempo della Olimpiadi di Tokyo, quando superò la semifinale in 9”84 per poi imporsi in finale in 9”80. (Undici)

Per difendere l’oro olimpico di Tokyo Marcell Jacobs ha dovuto correre la finale dei 100 metri più veloci della storia alle Olimpiadi 2024 di Parigi. E si è dovuto superare, chiudendo con un ottimo 9″85 che pure lo ha tenuto lontano dal podio, in quinta posizione. (Open)

Lo dice persino il cronometro, che di tutti e tre è l’unico che non mente mai. Perché il ricordo a volte si guasta, per rivalità, per troppo amore oppure perché invecchiamo, in maniera diversa ma tutti all’unisono , e ciò che ha il potere di riportarci indietro, anche solo per un istante, anche solo per dieci secondi scarsi, ci sembra un tesoro da tenere al sicuro. (Eurosport IT)

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