Commissione Ue, Bonaccini: “Se von der Leyen apre ai voti della destra la maggioranza è finita”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Onorevole Stefano Bonaccini, il Pd voterà a favore o contro la nomina di Raffaele Fitto alla vicepresidenza esecutiva della Commissione europea? «La prima questione è sempre di merito, vale per Fitto come per tutti i commissari: quel che vengono a dire in Commissione. In questo caso si è posto però anche un problema politico, come segnalato dal nostro capodelegazione Zingaretti: Fitto appartiene… (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ieri il capo dello Stato ha ribadito che l'unità, la coesione, non è antitesi alla dialettica politica, ma è «il quadro in cui questa dialettica e questa contrapposizione si articola che è l'interesse nazionale del nostro Paese». (il Giornale)
Irrompono anche gli squilli a vuoto, nella delicata questione del voto sulla commissione Ue, previsto per il prossimo 27 novembre. (Il Dubbio)
Perché ha fretta, vuole fare presto e risolvere il rebus che ora dopo ora si è avviluppato su sé stesso bloccando la sistemazione delle caselle dei commissari del prossimo esecutivo Ue. Il gioco si fa serio quando in campo scende direttamente lei, la presidente Ursula von der Leyen. (il manifesto)
Stallo europeo. Metsola: “Voto su commissione il 27 novembre” Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
Roma, 14 nov. (Agenzia askanews)
C'è qualcosa di davvero surreale nella disputa tutta politico-ideologica che si sta sviluppando tra popolari e socialisti per gli incarichi di governo della nuova Commissione europea. C'è, soprattutto, qualcosa di profondamente surreale che riguarda la posizione contraria dei socialisti europei e ancora prima quella italiana del Pd, nonostante le tante voci autorevoli al suo interno di segno opposto, sulla vicepresidenza esecutiva attribuita da Ursula von der Leyen a Raffaele Fitto, ministro per l'Europa e il Sud del governo Meloni. (ilmattino.it)
